"Il mio quinto Festival (senza panico). Ora mi sento più femminile che mai"

La cantante pubblica il disco "La Luna". Poi a maggio due concerti

"Il mio quinto Festival (senza panico). Ora mi sento più femminile che mai"

Non c'è niente da fare, la sua voce trasmette entusiasmo. E anche adesso, alla vigilia del suo quinto Festival di Sanremo, Noemi parla di Non smettere mai di cercarmi come fosse il primo brano della sua carriera: «È molto semplice ma allo stesso molto potente, racconta una distanza che però può essere colmata». Lo canterà in gara da sola e poi il venerdì in coppia con Paola Turci. E all'Ariston arriva tra le più attese, sull'onda di una carriera che finora ha sempre puntato verso l'alto senza mai accontentarsi.

Noemi, in una parola come vive la vigilia del Festival?

«Meglio del solito».

Addirittura?

«Dopo aver incontrato e lavorato con Vasco e Gaetano Curreri sono cresciuta in fretta. E ora Sanremo mi sembra una gigantesca festa nella quale conosco tutti gli invitati e quindi mi sento molto più tranquilla di prima».

Quindi prima non era così

«Diciamo che ho avuto spesso momenti di forte ansia. Questo è un mestiere che ti obbliga costantemente a fare i conti con te stesso. Per riuscire, bisogna imparare ad ascoltarsi».

Le prime recensioni di Non smettere mai di cercarmi sono positive.

«Sì e io sono contenta di come ha reagito chi ha ascoltato il brano. Però non leggo tutte le recensioni, altrimenti mi faccio condizionare». (ride - ndr)

Durante il festival esce il suo disco La luna.

«Il mio sesto album».

Tra i brani c'è Porcellana. Quasi autobiografico.

«Ho pensato ai miei attacchi di panico del passato. E la parola Porcellana rende proprio l'idea di quando si ha la testa fragile, pronta ad andare in frantumi perché le emozioni prendono il sopravvento, ti sovrastano e ti fanno sentire nuda e inadeguata».

La Luna è buia ma luminosa.

«In questi anni ho viaggiato molto, cercando sempre di trovare qualcosa di diverso, di strano e imprevedibile. Adesso ho voglia di tornare alla semplicità, di essere me stessa e di divertirmi».

E anche di essere un po' sensuale?

«Beh la Luna è un po' di diva e io ho voglia di sentirmi così in questo momento. Questo dopotutto è il mio disco più femminile ed è pervaso di una femminilità in linea con questa fase di ritrovata solidarietà tra le donne, come ha dimostrato la serata dei Golden Globes».

Noemi è «catalogata» come pop. Ma le sta stretto (e lo dimostrerà anche nei due eventi del 29 maggio agli Arcimboldi di Milano e il 30 all'Auditorium Parco della Musica di Roma).

«Un po' dipende anche dagli autori, da Tommaso paradiso al sorprendente Tricarico fino a Giuseppe Anastasi».

E poi c'è un riferimento diretto a Lucio Dalla, non solo rievocato in Oggi non esisto per nessuno ma anche reinterpretato in Domani.

«Credo che la sua ironia manchi a tutti ogni giorno di più».

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