Cultura e Spettacoli

Musica, amicizia e amore. La Compagnia del Cigno è una fiaba contemporanea

La Compagnia del Cigno ha chiuso i battenti, almeno per il momento, portando a casa nell'ultima puntata il 16,6% di share. Basteranno questi dati a salvarla dalla cancellazione?

Musica, amicizia e amore. La Compagnia del Cigno è una fiaba contemporanea

Tutte le fiabe che si rispettino seguono lo stesso schema circolare: l’equilibrio iniziale viene rotto a causa di qualcuno o qualcosa, l’eroe è costretto a barcamenarsi per ristabilire la pace, ma i suoi sforzi sono sempre utili e portano a una conclusione felice. "La Compagnia del Cigno" non fa eccezione. L’arresto del maestro e direttore d’orchestra Luca Marioni, interpretato dall’attore Alessio Boni, con cui si era conclusa la penultima serata, aveva illuso i telespettatori, timorosi di non vedere il finale di stagione che tutti speravano. Ma questo è un racconto in stile "Disney" e il "tutti vissero felici e contenti" era quasi scontato.

Sebbene il finale della seconda stagione non sia stato tanto entusiasmante, se non per un piccolo colpo di scena, "La Compagnia del Cigno" ha tenuto milioni di italiani incollati allo schermo fino all’ultimo, conquistando uno share del 16.6%. Cosa è piaciuto e piace di questa fiction Rai? Sarà anche una fiaba, ma sempre al passo con i tempi. "La Compagnia del Cigno" anche quest’anno ha portato sullo schermo dei temi più che attuali tra cui la genitorialità, le difficoltà dell’affido, l’amicizia tradita e i rischi dell’amore tossico.

La trama de La Compagnia del Cigno 2

Nella seconda stagione, i ragazzi della Compagnia del Cigno sono ormai maggiorenni, alle prese con l’esame di maturità e i primi diplomi al conservatorio. Il maestro Luca Marioni e sua moglie Irene (interpretata da Anna Valle) sono ancora insieme, hanno avuto due gemelli e sono finalmente felici. Ma la pace iniziale non poteva durare a lungo: l’arrivo a Milano di Teoman Kayà (cioè Mehmet Günsür), famoso direttore d’orchestra, ex alunno del Conservatorio Verdi, nonché vecchio amico di Luca ed ex fidanzato di Irene, cambia tutto. Fin dalle prime puntate, si percepisce che Teoman è il "cattivo" di questa stagione: la sua prolungata presenza al conservatorio crea tensioni tra Luca e Irene, mina il rapporto tra il maestro e il suo allievo prediletto Matteo (Leonardo Mazzarotto), mette zizzania tra i membri della Compagnia. Arriva un punto, a metà serie, in cui il gruppo si dissolve. Non esiste più.

Come se non bastasse, alle magagne del perfido Teoman Kayà, si aggiungono altri problemi. La pugliese Sofia (personaggio interpretato dall’attrice Chiara Pia Aurora) rimane inaspettatamente incinta del fidanzato Matteo, il quale non è assolutamente pronto a diventare padre. Hanno entrambi poco più di 18 anni. Davanti alla notizia, Matteo reagisce in un primo momento con la fuga. Dall’altra parte suo zio Daniele (interpretato da Alessandro Roja), e il suo compagno sono alle prese con la richiesta di affidamento di un minore. Ma anche questa cosa non va a buon fine: il giudice preferisce affidare il ragazzo a una donna single.

È un periodo difficile anche per Barbara (alias Fotinì Peluso): il suo adorato padre viene accusato di frode e portato in carcere. Proprio nel momento meno opportuno, dal suo passato arriva Lorenzo, suo ex fidanzato. Le sue sicurezze iniziano a vacillare. Il loro è un rapporto di dipendenza reciproca, che poco ha a che fare con l’amore. Lorenzo soffre di narcisismo patologico: passa dall’elevarla a unica certezza della sua vita, a manipolarla, fino ad annullarla del tutto. Barbara si allontana dalla musica, dalla sua famiglia, dagli amici e da Domenico (Emanuele Misuraca), che pur amandola in maniera sincera, non riesce a capire il suo problema e la respinge anche quando lei prova a spiegarsi.

La trama è così ricca che è difficile annoiarsi.

Chi è la vera protagonista de La Compagnia del Cigno?

La musica segue le vicissitudini dei personaggi: talvolta è amica e confidente, altre motivo di scontro. A tratti è passionale, altre tenebrosa e melanconica, infine combattiva. Gli alunni del conservatorio iniziano a fare capolino nel mondo lavorativo, costretti a confrontarsi e scontrarsi a suon di violino, pianoforte, fagotto o batteria. La loro amicizia vacilla. Ma "la musica vince sulle parole" spiega il maestro Marioni in una puntata, così come sui problemi personali. E così come ha diviso, riunisce.

In questa stagione l’orchestra di Marioni sarà alle prese con le opere di Giuseppe Verdi (a cui è intitolato il conservatorio milanese), di Giacomo Puccini, di Niccolò Paganini, di Wolfgang Amadeus Mozart, di Pietro Mascagni e per concludere di Ludwig van Beethoven. La musica classica si mischia a un repertorio decisamente più pop, a rappresentanza del quale appaiono Francesco Gabbani e Malika Ayane in veste di professori, Ornella Vanoni e Mika che interpretano loro stessi. A quest’ultimo si deve anche la canzone che fa da sigla alle nuove puntate. Di tanto in tanto gli stessi protagonisti iniziano a cantare "Ogni volta" di Vasco Rossi o "A mano a mano" di Rino Gaetano come in un musical. Decisamente molto surreale, ma la formula funziona ed è comune trovarla nelle fiction Rai (ricordiamo la ormai datata "Tutti pazzi per amore").

Ci sarà la terza stagione?

Dopo l’ultima puntata, tutti se lo stanno chiedendo. Il finale non lascia punti irrisolti, ma qualche spiraglio che all’occorrenza può essere riaperto. La prossima stagione potrebbe continuare a mostrare il percorso di crescita dei sette ragazzi della Compagnia del Cigno, da alunni adolescenti a professionisti e adulti, concentrandosi più su di loro e meno sulla vita del maestro Luca Marioni, esplorata ormai a sufficienza.

L’amore dei fan basterà a salvare la serie dalla cancellazione dal palinsesto Rai? Chissà.

Le fiabe non possono concludersi male, ma anche loro hanno una fine.

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