Cultura e Spettacoli

Nina Moric: "Dipingo emozioni e i miei quadri sono richiesti in tutto il mondo"

All'Art Luxury a Milano, Nina Moric ha inaugurato la sua prima mostra da pittrice

Nina Moric: "Dipingo emozioni e i miei quadri sono richiesti in tutto il mondo"

Bellissima, esagerata, trasgressiva ma unica, quasi iconica Nina Moric. La sua vita sempre vissuta sulle montagne russe, l’ha portata ad essere un personaggio molto amato, ma anche criticato, di sicuro non indifferente. Ex moglie di Fabrizio Corona e mamma di Carlos, Nina è una donna piena di sorprese. Nella sua vita è stata modella, cantante, presentatrice e ora si cimenta anche nella pittura. Una passiona nata da lontano e riscoperta da poco. La sua prima mostra ha un nome particolare “La mia ultima Follia” ed è stata inaugurata domenica all’Art Luxury a Milano dalla sua cara amica e press agent Lorella Maselli. Noi l’abbiamo incontrata proprio durante il party di inaugurazione, dove sono accorsi tantissimi amici e gente del mondo dello spettacolo per farle un grande in bocca al lupo. Ha voluto accogliere gli ospiti con un rinfresco made in Sicily, una terra a cui è molto affezionata, ma non è da questo che partiamo…

Come mai questo titolo per una mostra?

Nella vita ho fatto tante follie, questa la considero l’ultima solo dal punto di vista cronologico”.

Quando è iniziata questa passione?

Dipingevo e disegnavo fin da piccola, non su tele però, su carta. Avevo un album da disegno molto bello

Invece i suoi quadri?

Da qualche mese mi è stato regalato un cavalletto ed alcune tele, ma non voglio dire da chi, da quel momento ho iniziato a dipingere moltissimo”.

Quali sono i colori che le piacciono di più?

In ogni quadro c’è una colorazione precisa, dipende da quello che voglio rappresentare, in ogni caso mi piacciono il rosso, il nero e il bianco”.

C’è un momento particolare in cui dipinge?

Quasi sempre di notte, il giorno sono impegnata nella mia nuova attività imprenditoriale, una linea di abbigliamento che ha come marchio la mia impronta digitale che poi è la stessa con cui firmo i miei quadri”.

Ha un genere preferito?

No, posso ispirarmi a scene di vita reale, oppure a immagini che mi incuriosiscono e poi riporto tutto su tela a modo mio”.

Cosa vuole raccontare con i suoi quadri?

Dipingo emozioni che provo in quel momento, quando ci metto rabbia però cerco di contenermi altrimenti consumerei le tele”.

Da quanti quadri è formata la sua collezione?

Ne ho dipinti cinquanta ma alla mostra ne ho una trentina”.

Cosa dicono dei suoi quadri?

Che sono bellissimi. Il complimento più bello è stato quando mi hanno offerto cifre importanti per comprarli, voglio però capire se volessero qualcosa di Nina Moric o si fossero innamorati dei quadri di Nina”.

Solitamente dipinge meglio con quale stato d’animo?

Tristezza e felicità sono entrambe perfette per dipingere, io cambio umore più volete durante il giorno, quindi i miei quadri sono un gran casino, forse è per questo che sono così particolari”.

Guardandola sembra una modella perfetta per un pittore…

Non ho mai posato per un quadro”.

Poserebbe nuda per un pittore o la cosa la imbarazzerebbe?

Poserei nuda senza nessun imbarazzo e davvero volentieri solo se si reincarnasse Caravaggio”.

Quanto tempo ci mette a dipingere un quadro?

Dipende da tante cose, a volte in un’ora è finito altre volte anche 20 ore”.

Non ha avuto un po’ paura del giudizio sui suoi quadri?

Più che altro ho paura che qualcuno non mi prenda sul serio soprattutto sul web”.

Si dice che i pittori e gli artisti sono tutti un po’ folli...

“C’è una parte folle in ognuno di noi. L’importante è tenerla sotto controllo e magari sfogarla sulla tela come faccio io, con la musica o comunque in modo sano”.

Perché ha voluto offrire ai suoi ospiti cibo siciliano è molto legata a questa terra?

Amo le tradizioni di ogni regione italiana, ho il mio ristorante napoletano preferito, quello toscano, pugliese. Per la mia inaugurazione ho scelto la Sicilia perché i proprietari del ristorante “Ai piedi dell’Etna” sono riusciti a creare delle piccole bontà che si sposavano bene con i miei quadri e con l’idea che volevo dare del tutto”.

Perché ha deciso di fare una mostra?

L’ho capito subito non appena ho finito il primo quadro. Ho avuto richieste in tutto il mondo però ho deciso di iniziare da Milano”.

Cosa ne pensa suo figlio Carlos dei suoi quadri? Anche lui ama dipingere come lei?

A lui piace molto osservare i miei quadri e poi darmi il suo parere.

Lui però ama la scienza”.

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