Il personaggio della settimana

La finta modestia di Fedez non fa più effetto

Con il suo solito piglio polemico, Fedez ci ha tenuto a far sapere di non aver ricevuto l'invito per il Concertone di Roma: ma lui è a New York

La finta modestia di Fedez non fa più effetto

Siamo tutti concordi nel dire che questa è l'era della polemica a tutti i costi. I personaggi noti sembrano fare a gara a chi polemizza di più e anche i non famosi pare abbiano preso questa china nel tentativo di diventarlo. Come? Semplice, attirando l'attenzione sui social. È semplice: al giorno d'oggi sembra valere una sola regola: più si fa casino, più si viene notati, più c'è speranza di aumentare i follower. E magari finire in tv. Un copione già visto e rivisto, nulla di nuovo. Poi c'è Fedez, che non ha certamente bisogno di visibilità ma sembra non riuscire a stare lontano dalla polemica. E se è pretestuosa lo rende ancora più felice. Lo dimostra quanto accaduto ieri in occasione del Concertone.

Fedez e sua moglie, Chiara Ferragni, si trovano in queste ore a New York. Il motivo? Oggi saranno tra i fortunatissimi invitati al Met gala, che quest'anno sarà a tema Gilded age, i ruggenti anni d'oro della New York di fine Ottocento. Digressione fashion a parte, i Ferragnez potevano mai rinunciare a un invito così prestigioso? La domanda è retorica e la risposta lapalissiana. Eppure, mentre osservava New York dall'alto, dalle finestre della suite del suo hotel di gran lusso, Fedez ci ha tenuto a far sapere di non essere stato invitato al Concertone del Primo maggio che, almeno nel sogno ideologico di chi ancora ci crede, è l'evento proletario più importante del nostro Paese. Capite l'ossimoro?

"Buon Primo Maggio e buon concertone a tutti. Avrei voluto essere lì ma credo che il mio invito si sia perso", ha scritto Fedez nella sua storia. Certo, e noi ci crediamo che il buon vecchio caro Fedez avrebbe rinunciato alla più glamour e patinata serata di New York, e quindi tra le più importanti a livello mondiale, per salire sul palco di piazza San Giovanni a Roma. Ci crediamo che avrebbe rinunciato al clamore del Met gala e al flash dei fotografi di New York per strimpellare due canzoni, ammorbare il pubblico con la sua retorica arrugginita e prendersi quattro applausi dal pubblico, piuttosto spento, del Concertone.

Il post di Fedez è stato semplicemente un modo per mettersi al centro dell'attenzione, ancora una volta, togliendo i riflettori sui giovani e sui cantanti che, invece, su quel palco sono stati invitati. C'è da dire che il suo obiettivo l'ha raggiunto, i suoi groupies l'hanno acclamato come una sorta di divinità per quelle quattro parole buttate giù sui social. Ovviamente, dopo il casino creato lo scorso anno, era difficile che Fedez venisse reinvitato. Lo sapevano tutti, lo sapeva Fedez e lo sapeva il pubblico.

Ma il paladino del politicamente corretto (solo se piace ai social) ormai s'è capito che non sa fare a meno della polemica.

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