Cultura e Spettacoli

Fazio, De Filippi, Ranucci e Ferragnez: ecco chi sale e chi scende

Amadeus e De Filippi convincono, i Ferragnez no. Sui no-vax che imperversano in tv, invece, la bocciatura è senza appello. Le nostre pagelle al 2021 del piccolo schermo

Fazio, De Filippi, Ranucci e Ferragnez: ecco chi sale e chi scende

Chi sale e chi scende. Chi stupisce e chi delude. Chi convince e chi fa flop. Ecco il nostro borsino televisivo di fine 2021. Un pagellone che arriva giusto sul suono della campanella, a segnare il passaggio tra il vecchio e il nuovo anno sul fronte del piccolo schermo.

Amadeus

Voto: 9. Ma che musica, maestro. Il 2021 è stato per Amadeus l'anno delle conferme. Il noto conduttore non solo ha replicato il successo al festival di Sanremo ma lo ha fatto in un contesto storico difficilissimo, segnato dalle incertezze della pandemia. Con la kermesse canora da lui guidata, peraltro, ha portato molta fortuna ai Maneskin, che dal trionfo all’Ariston in poi non si sono più fermati. Dopo l’estate, il presentatore ravennate ha pure lanciato in prime time su Rai1 il fortunato esperimento di “Arena '60 '70 '80”, che in virtù degli ottimi ascolti verrà replicato nel 2022. A ciò si aggiunge il consenso ottenuto ogni sera dai suoi Soliti Ignoti.

Maria De Filippi

Voto: 9. C'è posta per te, Amici, Uomini e Donne, Tu si que vales. Con i programmi di cui è conduttrice e protagonista, Maria De Filippi è ormai una garanzia per i telespettatori. Capace di innovare (quando serve) e di conservare (quando è opportuno farlo), la presentatrice Mediaset tiene saldamente tra le mani lo scettro della credibilità televisiva conquistato a suon di ascolti. La capacità di raccontare storie di vita e di alternare sapientemente i registri narrativi è senza dubbio il suo valore aggiunto.

Milly Carlucci

Voto: 8. Il giro di valzer, stavolta, è riuscito alla perfezione. Con l'edizione 2021 di Ballando con le Stelle, Milly Carlucci ha dato prova del fatto che la costanza e l'abnegazione (unite a un sano perfezionismo) alla fine paghino sempre. Con la complicità di un cast ben assortito e di un sapiente mix di elementi, lo show danzereccio del sabato sera ha ottenuto ascolti ragguardevoli, riuscendo a generare dinamiche in grado di appassionare il pubblico. Ora l’infaticabile conduttrice si sta preparando alla terza edizione del Cantante Mascherato, format sudcoreano da lei riadattato per intercettare al meglio i gusti del pubblico nostrano.

Serena Bortone

Voto: 7. "Oggi è un altro giorno", migliore del precedente. Ne è passato di tempo da quando, nel settembre 2020, il programma pomeridiano di Serena Bortone debuttava su Rai1 con una formula piuttosto zoppicante, impacciata nello svolgimento. Per la trasmissione e per la sua conduttrice, il 2021 è stato l’anno della metamorfosi, del passaggio a una dimensione più disvolta e pop. Alternando interviste, focus sull’attualità, momenti musicali e chiacchiere informali, ora l'appuntamento curato da Serena Bortone ha trovato finalmente un suo equilibrio.

Fabio Fazio

Voto: 5.5. Buonista, conformista, spassionatamente schierato. Persino polemico con l'azienda che lo ospita e lo (stra)paga. Fabio Fazio è il reuccio incontrastato di Che tempo che il fa, programma che ha la caratterica di riservare plausi e salamelecchi solo agli ospiti graditi al conduttore, orientati per lo più a sinistra. Per gli altri, amessi casomai per grazia ricevuta, niente convenevoli e frecciatine assicurate. Alla trasmissione di Rai3, tuttavia, va riconosciuto di aver offerto un'informazione corretta sul tema Covid, evitando di dare spazio alle teorie no-vax. Negli ultimi mesi, inoltre, nello show faziesco sono transitate celebrità internazionali che nessun'altra trasmissione italiana era riuscita ad agguantare: da Lady Gaga, a Quentin Tarantino, da Christine Lagarde, a Brian May, passando per Ed Sheeran, Anthony S. Fauci, Pedro Almodovar e Penelope Cruz.

Alessandro Cattelan

Voto: 5. Approdato in Rai tra mille aspettative, il “giovane” conduttore (che in realtà ha 41 anni suonati) ha iniziato la sua esperienza sul servizio pubblico con un passo falso. E con un flop. Il suo programma, "Da Grande", ha toppato sia sul fronte degli ascolti, sia su quello dei contenuti: pasticciati, autoreferenziali e nemmeno troppo innovativi. Il semplice riadattamento di formule già sperimentate su Sky non ha incontrato il favore del pubblico generalista, che - piaccia o meno - è ancora quello dei grandi numeri.

I Ferragnez

Voto: 4. Sovraesposti, onnipresenti, sempre al centro della scena (anche quando se ne farebbe volentieri a meno). Per Fedez e Chiara Ferragni la vita privata è solo un prolugamento di quella pubblica, esibita in presa diretta sui social. Nel 2021, tuttavia, i due coniugi non si sono accontentati del loro palcoscenico virtuale e sono approdati pure in tv. Col parentado al seguito, ovviamente. Il loro docureality per Prime Video - "The Ferragnez" - in verità non ha raccontato nulla di totalmente inedito, se non nella parte in cui i due protagonisti si sono confessati dallo psicanalista. Al di là delle apparenze patinate e della "super" vita da copertina, il debutto televisivo della coppia ha però mostrato anche il ritratto di una generazione viziata, conformista, abituata a misurare la realtà attraverso i like.

Sigfrido Ranucci

Voto: 3. Nel 2021 il conduttore di Report è rimasto impigliato negli ingranaggi e nelle contraddizioni della sua stessa macchina giornalistica. Dall'inizio della stagione tv, la trasmissione d'inchiesta da lui curata ha rimediato una serie di critiche, scivolando anche sul delicato fronte dell’informazione sanitaria. In una puntata, in particolare, Ranucci aveva parlato di business delle case farmaceutiche in merito alla terza dose del vaccino anti-Covid, scatenando un biasimo trasversale. Recentemente, sulla testa del giornalista romano è pure caduta la tegola di una lettera anonima circolata in Rai e contenente accuse pesanti nei suoi confronti (bollate dal diretto interessato come pure illazioni).

No-vax in tv

Voto: 2. Tra i protagonisti in negativo del 2021 televisivo ci sono senza dubbio i no-vax che davanti alle telecamere hanno dato vita a scontri furibondi con chi – a differenza loro – portava evidenze cliniche e riscontri oggettivi. Il fastidio provocato da alcune indecorose “performance” di questo tipo, tuttavia, va in parte imputato anche a quei conduttori che hanno scelto di mettere a confronto e talvolta addirittura sullo stesso piano due mondi inconciliabili.

Il politicamente corretto in tv

Voto: 1. Il mondo dello spettacolo (e non solo) è ormai sottomesso ai diktat del politicamente corretto. E guai a chi se ne discosta. Lo scorso mese di aprile, ad esempio, Striscia la Notizia era finita tra le polemiche dopo che la pagina Instagram "Diet Prada" aveva accusato la trasmissione di razzismo. Il motivo? I conduttori Gerry Scotti e Michelle Hunziker avevano imitato i cinesi stiracchiandosi gli occhi e riproducendo il loro tipico accento. Una innocua gag si era trasformata addirittura in una presunta offesa razziale: da non credere. Giustamente, il tg satirico di Antonio Ricci non si era scusato e anzi aveva rispedito le accuse al mittente. Passando sul fronte Rai, invece, il rischio di incorrere in analoghe accuse di razzismo e di “blackface”, a settembre aveva spinto Carlo Conti a trovare uno stratagemma per non rinunciare alle imitazioni di artisti neri a Tale e Quale Show.

Episodi sintomatici di una deriva insensata e pericolosa.

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