Cultura e Spettacoli

Pio e Amedeo contro tutti e tutto. E la loro comicità fa del bene

L'epilogo di Emigratis, il programma comico di Pio e Amedeo, è stato nel segno della beneficenza. Le donazioni ricevute dai vip incontrati in giro per il mondo hanno consentito la realizzazioni di nuovi pozzi d'acqua in Kenya

Pio e Amedeo contro tutti e tutto. E la loro comicità fa del bene

Elisabetta Canalis, Marvin Vettori, Adriano Leite Ribeiro, Felipe Massa e poi lui, il re della boxe mondiale, la leggenda Mike Tyson. L'ultima puntata di "Emigratis - La resa dei conti", il programma irriverente di Pio e Amedeo, ha messo in fila uno dietro l'altro una serie di personaggi, che si sono prestati alle gag e all'ironia del duo pugliese più impudente della storia della televisione italiana. Tra battute, sfottò e intermezzi trash alla fine Emigratis si è chiuso con un risvolto inatteso e benefico e i conti, quelli veri, sono stati fatti.

Già, perché Pio e Amedeo hanno fatto sorridere (molti), arrabbiare (qualcuno) e vergognare tanti vip e in un clima di crescente ostracismo sono andati controcorrente con la loro comicità perché "la vera differenza è la cattiveria e oggi bisogna poter scherzare su tutto, perché il problema non è linguaggio". Lo dissero a Felicissima Sera e lo hanno ribadito anche nel corso delle quattro puntate di Emigratis, tenendo la scena con la loro satira irreverente contro i perbenisti, i radic chic e la cultura della cancellazione, dove ogni parola è pretesto per polemizzare.

Alla fine della fiera Pio e Amedeo hanno scroccato di tutto ai volti noti incontrati in ogni angolo del mondo, ma hanno anche raccolto migliaia di euro che hanno devoluto ai progetti in Africa portati avanti dall'associazione Amref. Dopo avere pranzato con Elisabetta Canalis a Los Angeles, brindato a base di champagne con Felipe Massa e dopo essersi tatuati sul corpo un'orecchietta con Tyson (al quale hanno donato persino la tigre senza orecchie, sfidando la sorte) Bufalino e Messicano - i due scrocconi interpretati nel programma - sono volati in Africa, in Kenya, per fare la loro donazione con il loro solito sarcasmo.

"Non è che il problema dell'Africa lo possiamo risolvere noi ora. Abbiamo fatto quello che potevamo fare, cose che vi faranno avere un futuro migliore", hanno detto al gruppo di bambini accorsi a salutarli al loro arrivo e lanciando spray antizanzare e palette ammazza insetti. Salvo poi indossare t-shirt con il volto di Moana Pozzi e festeggiare gli omonimi pozzi realizzati con i soldi raccolti. Perché sì, si può anche scherzare su chi non c'è più se le intenzioni sono le migliori.

Con buon pace dei criticoni (e dei fautori del politically correct).

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