La partita tra Inghilterra e Italia ha tirato fuori il peggio degli inglesi. L’aplomb britannico è morto lo scorso 11 luglio, portandosi dietro il senso di civiltà. Vale la pena fermarsi un momento a riflettere sul rigurgito razzista e antitaliano dimostrato da alcuni inglesi, sul presunto, mancato saluto di William al presidente Mattarella, sull’incredibile fuga dei Cambridge dallo stadio, pur di non subire “l’onta della premiazione allo straniero”, su quelle medaglie messe e tolte in un gesto di stizza dai calciatori inglesi, sulla “caccia all’italiano” scatenatasi durante il match. Cosa è successo all’Inghilterra? All’improvviso era irriconoscibile e selvaggia. In fondo non si trattava di vincere o perdere una guerra, ma gli inglesi sembrano aver ricevuto un colpo al loro onore.
William e l'Inghilterra credevano di avere la vittoria in mano
L’Inghilterra era certa di vincere gli Europei di calcio. Così convinta da dimenticare non solo la sportività, ma addirittura le regole di comportamento civile. Purtroppo neanche i duchi di Cambridge avrebbero dato il buon esempio. Pare che William, Kate e George abbiano abbandonato lo stadio prima della premiazione dell’Italia, gesto deprecabile. Sì, William si è poi scagliato (con ritardo) contro gli insulti razzisti destinati ai giocatori inglesi che hanno fallito i rigori, ma si è “dimenticato” che anche gli italiani in Inghilterra, la notte dell’11 luglio 2021, hanno ricevuto vergognose invettive discriminatorie e addirittura agguati di stampo criminale dagli hooligans. Una triste caduta di stile in mondovisione che nessuno si aspettava da un’intera nazione famosa per il suo savoir-faire come l’Inghilterra. Il principe, in quanto presidente onorario della Federcalcio inglese, avrebbe anche dovuto redarguire i giocatori britannici che, senza alcuna sportività, hanno tolto le medaglie che erano state loro assegnate dopo il match. Li ha chiamati “eroi”, ma forse bisognerebbe dare il giusto peso alle parole (e alle partite).
William non ha salutato il presidente Mattarella?
Nessuno può mettere Sergio Mattarella in un angolo (per dirla con Dirty Dancing). Scherzi a parte, in queste ore sta facendo discutere un altro presunto gesto inqualificabile del principe William. Il duca non solo sarebbe letteralmente fuggito dallo stadio dopo la vittoria dell’Italia contro l’Inghilterra, per non partecipare alla premiazione della nostra Nazionale, ma addirittura se ne sarebbe andato senza nemmeno stringere la mano al presidente della Repubblica Mattarella, seduto a pochi metri da lui. Lo avrebbe ignorato per tutta la partita. Possibile? La vicenda è diventata un giallo italo-inglese. Secondo un'altra ipotesi, invece, al termine del match William avrebbe provato a raggiungere il presidente italiano, ma sarebbe stato bloccato da Gianni Infantino, presidente della Fifa, per motivi di precauzione legati al Covid. Ci sarebbe anche un filmato che lo proverebbe. In realtà, però, non si vede granché. Possiamo solo osservare William che parla con un uomo e poi se ne va, ma ciò non prova nulla né contro né a favore del principe. In un primo momento, tra l'altro, era trapelata la voce secondo cui William sarebbe stato bloccato da Raffaele Trombetta, ambasciatore italiano a Londra. Ricostruzione, questa, smentita dalla Farnesina, che ha chiarito: "Circola da alcune ore sui siti web di diversi organi di stampa nazionali un video che ritrae i momenti successivi al termine della partita finale dei Campionati Europei di calcio 2020 a Wembley e fa riferimento all'Ambasciatore d'Italia nel Regno Unito. Si precisa a beneficio di tutti gli organi di stampa interessati che quel documento video non ritrae l'Ambasciatore Raffaele Trombetta ma un componente della delegazione della Fifa". Tuttavia, se pure fosse questa la dinamica con cui si sono svolti i fatti, William non sarebbe "assolto". Forte del peso del suo ruolo, il duca avrebbe dovuto tentare comunque di raggiungere Sergio Mattarella, magari mantenendo le distanze sociali (e ricordiamo che entrambi sono vaccinati). Una simile (presunta) maleducazione non è solo uno strappo al protocollo, ma anche una figuraccia internazionale.
Il principe George vuole andare allo stadio
Quando gli esperti hanno visto Baby George a Wembley con i genitori, in occasione della partita Inghilterra-Germania e poi per la finale Inghilterra Italia, sono rimasti un po’ sorpresi. William e Kate tengono molto alla privacy dei figli e non li espongono ai media se non è strettamente necessario. Per le partite, però, sarebbe stata fatta un’eccezione a causa delle insistenti richieste di Baby George. Scrive il Daily Mail: “Alla vigilia del match contro la Germania il piccolo George ha implorato i genitori affinché lo portassero allo stadio”. E pare che lo stesso sia accaduto per il match di domenica 11 luglio. Se, poi, vi ha stupito anche l’outfit elegantissimo del bimbo, sappiate che c’è un mistero in merito. Sempre il Mail rivela: “[George] ha voluto pure un vestito uguale a quello di suo padre” . Può darsi che ciò sia vero per quel che riguarda la partita Inghilterra-Germania. Ma per quel che riguarda il look sfoggiato dal bambino per la finale contro l’Italia l’ex campionessa di tennis Marion Bartoli ha un’altra versione dei fatti. Bartoli ha riferito che per la finale di Wembley George avrebbe voluto indossare la maglia della sua nazionale, ma Kate glielo avrebbe impedito. E pare non siano indiscrezioni.
Sarebbe stata la stessa duchessa di Cambridge, durante un tè, a raccontare l’aneddoto all’ex tennista. Forse il principe George non ha ereditato dal padre il senso dell’eleganza, ma di sicuro ha preso la passione per il calcio. Tale padre, tale figlio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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