Pronti a morire, così Sharon Stone pagò (di tasca sua) DiCaprio

Pronti a morire è un omaggio al genere western di Sergio Leone, ma è soprattutto un film in cui Sharon Stone ha avuto un enorme potere decisionale

Pronti a morire, così Sharon Stone pagò (di tasca sua) DiCaprio

Pronti a morire è il film con Sharon Stone e Leonardo DiCaprio che andrà in onda questo pomeriggio alle 17.45 su La7. Il film di Sam Raimi voleva essere - tanto nelle intenzioni quanto nella resa visiva - un vero e proprio omaggio al genere degli Spaghetti Western e, più nello specifico, al lascito di Sergio Leone al genere western.

Pronti a morire, la trama

La misteriosa pistolera Ellen (Sharon Stone) attraversa il vecchio West per arrivare alla città di frontiera di Redemption e partecipare a una gara annuale. La competizione, infatti, è volta a incoronare il migliore pistolero in circolazione, premiandolo con una somma in denaro. Ogni anno la gara viene vinta dal sindaco di Redemption, John Herod (Gene Hackman) che è anche colui che organizza la tenzone. Per ottenere il premio in denaro, però, Ellen dovrà vedersela con degli avversari tutt'altro che scontati. C'è il figlio illeggitimo di Herod (Leonardo DiCaprio), che spera che la vittoria possa comprargli l'affetto di un padre mai veramente interessato alla sua esistenza. C'è Cort (Russell Crowe), ex braccio destro del sindaco, ora votato a una vita da predicatore dopo essersi sporcato ripetutamente le mani con crimini che forse vorrebbe dimenticare. E infine c'è Clay Cantrell (Keith David), che è stato assoldato dalla cittadina stessa per far fuori Herod. Quest'ultimo, però, non è così ben propenso a lasciar andare la corona da vincitore: così a metà gara decide di cambiare le regole, di punto in bianco. Ora per poter procedere nella sfida bisogna che ogni incontro finisca con l'uccisione del proprio avversario.

Il potere di Sharon Stone

Sebbene Pronti a morire sia un film di Sam Raimi, nato da un soggetto di Simon Moore che firmò anche la sceneggiatura, è indubbio che la pellicola porti in sé una profonda traccia della presenza di Sharon Stone. L'attrice - che recentemente è tornata a far parlare di sé riguardo la famosa scena dell'interrogatorio in Basic Instinct - ha avuto infatti la possibilità di prendere alcune decisioni fondamentali per lo sviluppo del film, a partire dalla scelta del regista. Come ricorda il sito dell'Internet Movie Data Base, infatti, a Sharon Stone venne mandata una lista di registi che avrebbero potuto dirigere il film. La produzione chiese all'attrice di scegliere quello con cui si sarebbe sentita più a suo agio a lavorare. Sharon Stone risposte rimandando la lista al mittente, con un solo nome vargato sopra: Sam Raimi. Quando le venne chiesto perché avesse scelto proprio lui come metteur en scene di Pronti a morire Sharon Stone rispose che aveva visto il film L'armata delle tenebre e ne era rimasta così affascinata da voler lavorare col regista.

Il potere decisionale di Sharon Stone, tuttavia, non si fermò alla "sola" scelta del regista. Fu sempre l'attrice a insistere affinché Russell Crowe venisse scelto per far parte del cast. Lo studio e la produzione non erano così ben propensi ad ottemperare alla richiesta dell'attrice, soprattutto perché all'epoca - Pronti a morire è del 1995 - Russell Crowe era un attore ancora pressoché sconosciuto al pubblico americano, per cui non avrebbe potuto rappresentare una spinta per gli incassi. Ma in questo caso Sharon Stone fu irremovile e insistette: la ebbe vinta anche in questo caso. Russell Crowe venne scelto per il ruolo di Cort e Sharon Stone definì il futuro protagonista de Il Gladiatore come il miglior baciatore tra tutti gli attori con cui aveva diviso lo schermo. Infine Sharon Stone ebbe potere decisionale anche sulla scelta di Leonardo DiCaprio.

Sempre secondo l'Internet Movie Data Base l'attrice voleva così ardentemente che DiCaprio facesse parte del film da scegliere autonomamente di pagare di tasca propria il salario dell'attore che da lì a un paio d'anni sarebbe diventata una star mondiale grazie alla sua partecipazione in Titanic.

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