Dunque l'effetto nostalgia canaglia non è vincente soltanto in tv dove Techetechetè su Rai1 fa ascolti stellari. Ma anche in radio ha un senso ben preciso, a metà tra l'effetto divulgativo (la radio del passato ha un tesoretto che vale la pena scoprire) e quello comparativo. Ascoltando i programmi radiofonici di decenni fa, si può capire meglio quanto questo media sia riuscito a rinnovarsi. Oltre a essere divertente da ascoltare, il programma Effetto Musica su Rai Radio Techetè è lo strumento perfetto per questa ricerca. In questi giorni sono andate in onda le puntate trasmesse da Radiodue nell'autunno del 1982 dal martedì al giovedì per trenta minuti dalle 12.50. Le conduceva Gianni Morandi che, anche vocalmente, era identico a oggi, forse soltanto più caciarone e chiassoso. Il suo obiettivo è di presentare i nuovi dischi di artisti come Gianna Nannini, Alunni del Sole, Alberto Camerini, Antonello Venditti, Loretta Goggi, Ombretta Colli passando per Riccardo Cocciante o Pupo. In realtà Morandi «cazzeggia» spesso, scherza con il regista Massimiliano Fasan, cita l'autore Ernesto Bassignano, ironizza persino sulla differenza vocale tra lui e Frank Sinatra dopo aver trasmesso My way. Era una radio pacata, completamente priva di polemiche o volgarità, del tutto capace di rendere il ritmo della vita in quegli anni.
Al confronto, oggi la radio va a cento all'ora, proprio per parafrasare un titolo famoso dell'eterno Morandi. Ma come per la tv in bianco e nero, così l'ascolto della «vecchia» radio conserva sempre un gran bel fascino (anche istruttivo, se volete).
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