Coronavirus

Sandra Milo interrompe lo sciopero della fame: "Conte mi ha chiamata"

Il premier ha chiamato Sandra Milo, perché preoccupato per la sua salute. Le avrebbe chiesto di interrompere lo sciopero della fame e non solo

Sandra Milo interrompe lo sciopero della fame: "Conte mi ha chiamata"

"Ieri mi è successa una cosa bellissima. Mi arriva una chiamata e dall'altra parte un uomo mi dice: 'sono Giuseppe Conte'" . Con grande entusiasmo ai microfoni di Un giorno da pecora su Rai Radio 1, Sandra Milo ha raccontato l’incredibile evento che le è capitato ieri. Il Presidente del Consiglio, preoccupato per la salute dell’anziana attrice, le avrebbe chiesto di interrompere lo sciopero della fame iniziato pochi giorni fa, dandole delle rassicurazioni sulle misure economiche che il Governo ha intenzione di adottare per i lavoratori autonomi del mondo dello spettacolo, con lo scopo di superare la crisi dovuta al coronavirus.

Sandra Milo e lo sciopero della fame

"Da domattina comincio lo sciopero della fame, per difendere tanta gente disperata, che ha fame. Vogliamo che il governo riceva una delegazione di noi artisti e lavoratori autonomi", aveva annunciato a inizio settimana l’attrice di 87 anni, sempre durante la trasmissione Un giorno da pecora.

Il settore dello spettacolo è uno dei più colpiti dalla crisi economica. A partire dal 15 giugno, cinema e teatri potranno riaprire i battenti, ma la loro ripresa è tutt’altro che scontata: la paura del contagio potrebbe riportare in sala pochissimi spettatori. Per i concerti, invece, nulla da fare: i cantanti dovranno aspettare l’inizio del 2021 per tornare sul palco.

Tanti vip, tra cui Tiziano Ferro ed Emma Marrone, hanno chiesto il pronto intervento dello Stato per aiutare non solo gli artisti ma anche tutte le maestranze rimaste senza lavoro da un momento all’altro e per cui la fine della crisi sembra ancora tanto lontana. Sandra Milo non poteva esimersi dal partecipare a questo "coro" di artisti: nonostante l’età ha urlato a gran voce il suo pensiero e alla fine pare sia stata ascoltata.

E se fosse uno scherzo?

Che un premier abbia trovato il tempo per chiamare un’attrice, sembra un po’ strano. La situazione ricorda tanto quella di uno scherzo televisivo e anche la stessa Sandra Milo inizialmente era piuttosto scettica. "'Sono veramente io' continuava a dirmi. Ma io non ci credevo. Sai come fanno le radio… che fanno le imitazioni – ha raccontato a Beppi Cucciari -. Allora lui mi ha detto, 'Adesso le do il numero e lei mi chiama'. Mi ha dato il numero del centralino di Palazzo Chigi e io ho chiamato, e infatti era veramente lui".

Nonostante le apparenze, non pare si sia trattato di uno scherzo e Sandra Milo non sembra avere alcun dubbio: "Mi ha chiamato perché non sopportava l’idea che facessi lo sciopero della fame". Per parlare con l’attrice, il premier avrebbe fatto fare al suo staff anche un gran giro di telefonate, arrivando a contattare anche la redazione di Barbara D’Urso per aver il recapito della Milo.

"È stata un’emozione grandissima, abbiamo parlato, mi ha detto delle cose molto belle sul mio lavoro. E per un momento ho pensato che la politica avesse ritrovato un volto umano", ha commentato. La conversazione è stata molto "piacevole" e formale: "Ci siamo dati del lei. Io sono molto più vecchia, non poteva darmi del tu".

Ma al di là dei convenevoli, la discussione avrebbe toccato anche dei temi "delicati", come la grave crisi economica che ha colpito i lavoratori autonomi."Io gli ho espresso la mia gratitudine per le azioni prese dal Governo, e però gli ho detto che bisogna andare avanti, perché quelli che non sono morti di coronavirus non devono morire di fame", ha chiarito la Milo. Giuseppe Conte, allora, le avrebbe promesso che si occuperà della situazione, ma sull’incontro tanto voluto da Sandra Milo tra il Governo e una delegazione di artisti non avrebbe fornito alcuna certezza. "In realtà ieri lui mi ha chiesto un favore, non vi dico quale, ma un favore che gli ho già fatto – ha continuato Sandra Milo -.

Ora sono sicura che lui ricambierà, perché è un uomo d'onore".

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