Cultura e Spettacoli

Sgarbi e le scuse a Barbara d'Urso

Dopo la sfuriata della scorsa settimana, a Live Non è la D'Urso torna Sgarbi, con un mazzo di rose rosse per chiedere scusa a Barbara D'Urso

Sgarbi e le scuse a Barbara d'Urso

Dopo l’acceso scontro della scorsa settimana a “Live Non è la D’Urso”, tra barbara D’Urso e il critico d’arte Vittorio Sgarbi, questa domenica arriva Vittorio, seguito da un valletto con in mano un mazzo di rose rosse. Un modo per chiedere scusa a Barbara D’Urso che lo aspetta e con gentilezza accetta il mazzo. “Forse - comincia Vittorio - non avrei dovuto portarti le rose rosse ma bianche, ma va bene così” Ed è poi lui che continua con un lunghissimo monologo: “L'equivoco è nato sul concetto di raccomandazione che non è legata per forza ad un fatto negativo. Tantomento se dico Berlusconi mi ha raccomandato te è nel senso che sei brava, non c'è niente di male

Barbara D’Urso non parla e lascia che siano le parole di Sgarbi a fare il loro corso e lui a cui le parole certo non mancano continua: “Abbiamo fatto una cosa divertente ne hanno parlato molto, in fondo siamo stati l'unico argomento oltre al Coronavirus divertente. Abbiamo fatto una cosa violenta sul niente, forse io aspetto delle rose. Tu mi hai detto di uscire ma non potevi perché io ero tuo ospite. La cosa più sbagliata che potevo fare era andarmene”.

Poi continua cercando di scusarsi ma non dicendolo mai chiaramente: “Mi dispiace per la tua amarezza ma ho capito che forse eri turbata anche per il fatto che non c'è il pubblico. Ma io poi che possa fare per te? Se ti raccomandano a me io non posso darti un altro programma! Raccomandare una cosa buona non è giusto, è doveroso”.

La risposta della D’Urso

Finalmente Barbara risponde alle parole di Sgarbi: “Accetto le rose, comprendo la tua descrizione della parola raccomandata. Per quanto riguarda me la parola raccomandata ha un significato preciso "fa in modo che", io Vittorio ho vissuto una vita combattendo questa parola, lottando per la meritocrazia, l'ho insegnato ai miei figli. Questa parola a me ferisce quando si parla di me, io ho reagito e tu hai reagito in maniera verbalmente molto violenta, sei andato avanti in maniera molto forte. Un uomo colto dovrebbe essere molto gentile, non violento con le donne”.

Tu mi hai cacciato dalla trasmissione - risponde Sgarbi notevolmente rilassato e con un sorriso - e per la prima volta hai usato la parola cu*o, -dice schernendola - ma ti ripeto che per Dante la parola ‘raccomandare’ è altissima, è ‘ti raccomando mia madre”. “Per me non è così - replica però secca Barbara - Non ho le tue scuse ma ho le rose.

Ed è vero , te lo dico con il sorriso, io veramente ti avrei dato dei calci in cu*o”, gli dice concludendo l’incontro.

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