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"Non ero io, non sudo": la strana difesa del figlio della Regina

Dopo la condanna di Ghislaine Maxwell rispunta una bizzarra dichiarazione del principe Andrea che potrebbe essere usata per la sua difesa

"Non ero io, non sudo": la strana difesa del figlio della Regina

L’ereditiera Ghislaine Maxwell è stata condannata per reati sessuali e rischia più di 60 anni di carcere. A questo punto la situazione del principe Andrea si fa ancora più difficile e la difesa dovrà giocarsi il tutto per tutto al fine di scagionare il figlio della Regina. È stata addirittura tirata fuori una affermazione piuttosto controversa che il duca ha fatto ai microfoni della Bbc, nel 2019, riguardante una patologia tutta da dimostrare.

Chi c’è dietro Ghislaine Maxwell?

Il 29 dicembre 2021, dopo 40 ore di camera di consiglio l’ereditiera e socialite Ghislaine Maxwell è stata condannata per “reati sessuali” da una giuria composta da 6 uomini e 6 donne. “È stata il braccio destro di Epstein”, l’ha accusata il pubblico ministero, aggiungendo: “Una donna adulta che ha fatto le sue scelte. Sapeva bene quello che stava facendo”. Dopo il verdetto, il pubblico ministero, soddisfatto, ha chiosato: “La strada per ottenere giustizia è stata lunga. Ma oggi giustizia è stata fatta. Voglio ringraziare il coraggio delle ragazze ora donne adulte che hanno deciso di uscire dall’ombra e venire in tribunale. Il loro coraggio e la loro volontà hanno reso questo risultato possibile”.

La Maxwell è stata riconosciuta colpevole di cinque su sei capi d’accusa. È stata lei, tra il 1994 e il 2004, a reclutare ragazze, alcune delle quali appena 14enni, come schiave sessuali di Epstein e dei suoi amici. Un piano criminale realizzato approfittando delle condizioni economiche precarie delle giovani. Dopo la sentenza Ghislaine Maxwell è uscita dall’aula 318 del tribunale di New York impassibile, lanciando solo un breve sguardo ai suoi fratelli. La fine di questa brutta storia? No, siamo solo all’inizio. La socialite è stata la complice di Epstein, suicida in carcere nel 2019, ma chi c’è dietro di lei? Dove sono gli uomini che hanno approfittato delle ragazze? Quali sono i loro nomi? Ora si apre un nuovo capitolo della storia e il principe Andrea ha tutto da perdere.

“Non posso sudare”

La scorsa estate Virginia Roberts Giuffre, una delle ragazze adescate dalla coppia criminale Maxwell-Epstein, ha accusato il duca di York di violenza sessuale. L’avvocato di quest’ultimo, Andrew Brettler, è riuscito a destabilizzare la credibilità dell’accusatrice, rendendo pubblico un accordo del 2009 tra la Giuffre ed Epstein. Un patto con cui la donna si sarebbe impegnata a non citare mai in giudizio l’imprenditore e i suoi complici. Brettler ha anche cercato di smontare il procedimento a carico del principe Andrea sostenendo che la Giuffre non possa rivolgersi a un tribunale di New York, visto che al momento della denuncia risultava residente in Australia (dove ha vissuto per 19 anni).

Il giudice, però, ha rifiutato la tesi. Il duca di York spera che la situazione di apparente stallo possa mutare grazie a una sua dichiarazione alla Bbc del 2019. In quell’occasione il terzogenito di Elisabetta II smentì le ricostruzioni di Virginia Giuffre. La donna, infatti, aveva rivelato di essere stata invitata dal principe al Tramp nightclub e di aver ballato con lui che "sudava tutto su di me". Il duca chiarì di essere stato affetto da anidrosi per diversi anni. Non poteva più sudare a causa di un trauma dovuto a una "overdose di adrenalina nella guerra della Falklands, dove fui ferito". Quindi la sua accusatrice doveva sbagliarsi. Il guaio è che al momento il principe Andrea non avrebbe prove per dimostrare questa sua patologia. I legali della Giuffre, però, insistono. Vogliono che il duca esibisca i documenti relativi a quella che definiscono una "presunta incapacità medica di sudare". I suoi avvocati, però, ribattono: "[Si tratta di] documenti privati e irrilevanti non pensati per scoprire prove ammissibili". C’è anche un altro problema: la fotografia che ritrae la Giuffre, la Maxwell e il duca è una prova incontrovertibile a carico del principe, oppure è stata scattata per essere usata come arma di ricatto?

Andrea conosceva Virginia, oppure ha ingenuamente fatto una foto con una ragazza che ha dimenticato un istante dopo, senza sapere nulla dei crimini di Epstein e di Ghislaine Maxwell? Davvero non si ricorda di lei, come ha sempre sostenuto? Le altre foto compromettenti, una su tutte quella di Ghislaine Maxwell seduta sul trono della Regina, riguardano un’amicizia sopra le righe, con tanto di gesto deplorevole e sbruffone ma nulla di più, oppure dimostra il presunto coinvolgimento del principe nei reati sessuali? È possibile che questi non abbia mai partecipato ai crimini di Epstein e dell’ereditiera, ma ne fosse al corrente (comportamento comunque colpevole e inqualificabile)? Domande ancora senza risposta. I legali della Giuffrè hanno chiesto al duca di esibire tutte le informazioni riguardanti i suoi viaggi sugli aerei di Epstein (uno dei quali aveva il nome di "Lolita Express") e degli incontri nelle residenze dell'imprenditore a New York, in Florida, in New Mexico e nelle isole Vergini americane. La difesa della Giuffre pretende anche le ricevute dei regali fatti da Epstein e dalla Maxwell al principe, "compresi, ma non solo, i pupazzi".

Il prossimo 4 gennaio, poi, sapremo se il giudice deciderà di aprire il processo contro il duca di York.

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