Cultura e Spettacoli

Tenco, familiari contro le parole della Vanoni

La famiglia di Luigi Tenco "risponde" alle parole di Ornella Vanoni, riguardanti la condizione del cantante al Festival di Sanremo del 1967 (dove morì, il 27 gennaio)

Tenco, familiari contro le parole della Vanoni

La famiglia di Luigi Tenco «risponde» alle parole di Ornella Vanoni, riguardanti la condizione del cantante al Festival di Sanremo del 1967 (dove morì, il 27 gennaio). In una lettera, la famiglia scrive alla cantante, che il 24 aprile riceverà il Premio Tenco Speciale del Club Tenco al Teatro del Casinò Municipale di Sanremo: «Abbiamo spesso apprezzato la sua discrezione sul nostro amato Luigi e soprattutto la sua sensibilità, così ci appariva attraverso gli schermi televisivi, durante le interpretazioni che faceva delle sue canzoni. Poi, però, ci ha sbalorditi quando lo scorso 10 aprile ha dichiarato sul quotidiano La Repubblica che Luigi Tenco Era uno straccio, in quei giorni, riferendosi al giorno in cui si esibì al Festival di Sanremo del 1967. Parole che riportano alla memoria, purtroppo, quelle del suo amico Gino Paoli che pochi mesi fa lo ha definito cotto, nonostante la loro amicizia si era interrotta nel lontano 1963 e soprattutto nonostante risulterebbe che lui non fosse presente a quel Festival. Parole poco edificanti, dette da persone che nel tempo si sono definite amiche di Luigi».

Continua la famiglia: «La realtà, contrariamente a quanto dichiarato, invece dimostra che nei rilievi del 1967 della polizia scientifica non furono rinvenuti alcolici né barbiturici. Così come nel 2006, da perizia medico-legale d'ufficio post riesumazione, non vennero rilevate tracce di alcunché nel corpo di Luigi». E l'invito: «Se però, dato che lei fu presente a quel Festival in qualità di artista, fosse a conoscenza di qualche informazione certa e finora omessa che possa restituire dignità umana al ragazzo che fu lasciato solo nel giorno del suo funerale proprio dai suoi colleghi-amici là presenti, sappia che saremo davvero lieti di ascoltarla».

La famiglia Tenco prende le distanze poi dal Premio Tenco Speciale che Ornella Vanoni riceverà in quanto organizzato «da un Club da noi disconosciuto ed il cui attuale Direttivo è stato diffidato dai nostri legali dall'utilizzare impropriamente tale nome».

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