Tutti pazzi per WandaVision, la serie Marvel ricorda la tv del passato

Un successo del tutto meritato quello di WandaVision, serie di Disney+. Tra teorie e cospirazioni, la Marvel presenta una serie tv unica nel suo genere

Tutti pazzi per WandaVision, la serie Marvel ricorda la tv del passato

Gli amanti dei fumetti Marvel hanno trovato in WandaVision una serie tv da non perdere. In un’ottica di grande espansione e di coesione tra piccolo e grande schermo, la piattaforma streaming a pagamento di Disney+ (che racchiude sotto il suo ombrello anche tutto l’universo cinematografico della Marvel), lancia un nuovo show a puntate dedicato ai personaggi ideati negli anni ’40 da Stan Lee. E in un anno in cui il cinema sta soffrendo a causa dalle restrizioni imposte per contenere il virus, tutto il comparto deve trovare il modo di riorganizzarsi. La serie di WandaVision, infatti, apre ufficialmente la Fase 4 della Marvel.

Dopo il grande successo di Avengers: Endgame che al cinema ha unito tutti i personaggi dei fumetti più famosi per fronteggiare il temibile Thanos, ora è tempo di esplorare altri miti e altre leggende. La serie che è stata creata da Jac Schaeffer e disponibile su Disney+ (venerdì 5 marzo è stato condiviso l’ultimo episodio) scrive un capitolo tutto nuovo per il mondo dei supereroi. Con WandaVision si fa labile il confine tra cinema e piccolo schermo dato che l’uno attinge dall’altro, ed è per questo e altri motivi che la serie tv si conferma un prodotto unico nel genere, capace di miscelare azione, comicità e romanticismo.

WandaVision si finge una sit-com degli anni ‘50

La stampa americana ha definito la prima serie originale di Disney+ un progetto che "apre una a nuova fase dell’universo Marvel in cui, da ora in poi, niente sarà più lo stesso". Con il passar degli anni, infatti, il franchise anche se ha continuato a mietere consenso da parte del pubblico, ha cominciato a scricchiolare pericolosamente, regalando ai fan una serie di film pregiati dal punto di vista dell’intrattenimento ma poveri di contenuti. La nuova era della Marvel? Rappresenta un punto di rottura con il passato. Ambientata tre settimane dopo la conclusione di Avengers: Endgame, troviamo Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) e Visione (Paul Bettany) vivere felici in una tranquilla cittadina del New Yersey. Nonostante le difficoltà per tenere nascosta la loro identità, entrambi si sono integrati alla perfezione nella comunità.

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Però, niente è ciò che sembra. Non è affatto idilliaca la vita che Wanda e Visione hanno scelto. Seppur dall’esterno sembra di vivere in una bizzarra sit-com anni ’50, dove tutto è estremamente perfetto, dietro quel velo di falso perbenismo si nasconde un mistico segreto. Il potere di Wanda è stato così grande tanto da creare una realtà alternativa in cui la donna può vivere in pace insieme al suo Visione (morto nell’ultimo film). Il castello di carta si sfalda molto presto, e la giovane protagonista in un crescendo di colpi di scena, deve comprendere se è giusto salvare le persone che ama oppure rinunciare per sempre a se stessa e alla magia. Sono 9 gli episodi che sono stati prodotti per un tuffo in un’avventura senza tempo. I primi tre sono stati girati in bianco e nero, secondo le caratteristiche di una comedy vecchio stile. Dal quarto episodio c’è poi un netto cambio di registro. Fino ad arrivare all’ultimo che scrive la parola fine alle vicende di Wanda.

Una serie da 25 milioni di dollari a puntata: le curiosità

Effetti speciali all’avanguardia, un cast di volti noti del panorama cinematografico di oggi, costumi, black screen e tanto altro: WandaVision è una tra le serie tv più costose che sono state prodotte dalla Disney. Le stime rivelano che ogni puntata è costata in media ben 25 milioni di dollari. Oltre ai particolari tecnici, il compenso è lievitato in maniera considerevole proprio perché il colosso ha voluto regalare al pubblico una visione completa e vicina al fascino del grande schermo. Infatti, se messa a paragone con altri prodotti di genere, la serie tv è spanna sopra gli altri non solo dal punto di vista della narrazione, ma anche della messa in scena. Annunciata a fine 2019, ha subito diversi ritardi proprio a causa della pandemia da Covid-19. Le riprese sono iniziate a marzo del 2020 e dovevano durare solo 4 settimane.

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A causa del blocco, gli ultimi sono entrati in produzione a settembre. In principio dovevano essere 10 gli episodi, ma dato che la Disney ha pressato per mandare in onda lo show, il nono è stato scritto come ultimo, dilatando il minutaggio rispetto ai precedenti. Le riprese si sono svolte ad Atlanta in un piccolo ranch, sullo stesso set in cui sono state girate diverse serie tv, come Vita da Strega, Papà ha ragione e La Famiglia Partridge. Inoltre, il primo episodio di WandaVision ha avuto un pubblico in carne e ossa che ha assistito alle riprese, in puro stile sit-com. La serie copre diverse decenni, un vero e proprio omaggio alla tv del passato. Si parte dagli anni ’50 per arrivare poi ai giorni nostri. Per dare veridicità ai colori ai stili sono state utilizzate ben 47 telecamere, alcune di queste sono dei veri cimeli.

Tutti gli errori di continuità con il MCU

Ogni film e ogni serie tv della Marvel fa parte di un unico grande tassello. I fautori di questo puzzle hanno cercato di regalare un carattere distintivo all’universo dei super-eroi di Stan Lee. Una storia coesa che potesse abbracciare un unico arco narrativo. In WandaVision ci sono tanti riferimenti al franchise, ma non tutti sono stati incastrati alla perfezione. Uno in particolare non è sfuggito ai fan. L’attore Evan Peters, ad esempio, interpreta il fratello di Wanda. Da tutti creduto morto, nella storia torna come elemento di disturbo grazie ai poteri di Agatha, la cattiva di turno. Anche lui, come la protagonista della serie tv, ha diverse abilità.

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Se Wanda utilizza i poteri della magia della mente, il fratello sa muoversi alla velocità della luce. Evan Peters nei panni di Peter Maximoff è apparso per la prima volta nella saga degli X-Men, come giovane disadattato e dalla battuta sempre pronta. Ma nel Marvel Cinematic Universe è stato interpretato da Aaron Taylor-Johnson nel solo film di Avengers: Age Of Ultron, ucciso durante un conflitto a fuoco. I due universi, dato che appartengono a due case di produzioni diverse, hanno corso da sempre su rette parallele. La Disney però ha acquistato la 20th Century Fox, e c’era la probabilità di vedere gli X-Men nell’universo Marvel. Ma così non è stato. La presenza di Evan Peters è stata giustificata come un regalo ai fan più accaniti. Nell’episodio 9 viene citato il Darkhold. Nei fumetti come in WandaVision è un libro che contiene tutti i segreti della magia nera, ma nell’universo televisivo è stato già presentato una volta e in maniera diversa. Appare nella quarta stagione di Agents of SHIELD, e il Darkhold è un computer senziente che ha la capacità di imprigionare i protagonisti in un universo alternativo.

Dopo WandaVision c’è il Doctor Strange

La serie è un lungo incipit al sequel di Doctor Strange dal titolo Multiverse of Madness, previsto negli Usa solo ad aprile del 2022.

Wanda sarà una delle protagoniste insieme al Stephen Strange. La trama è ancora top secret, ma gli sceneggiatori hanno rivelato che la protagonista della serie tv avrà un ruolo di spicco del film perché le vicende sono strettamente collegate alla serie tv della Disney+.

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