Cultura e Spettacoli

Torna in tv The Help: "Mi sono pentita, un film per bianchi"

The Help è un film che racconta degli anni delle segregazioni razziali e del razzismo degli Stati Uniti del Sud: un film che ha avuto un grande successo, ma che la protagonista Viola Davis si è pentita di aver fatto

Torna in tv The Help: "Mi sono pentita, un film per bianchi"

The Help - che andrà in onda questa sera su Rai 1 alle 21.25 - è una pellicola tratta dal romanzo omonimo di Kathryn Stockett e interpretato da Viola Davis, l'attrice diventata famosa al pubblico italiano interpretando Annalise Keating nella serie Le regole del delitto perfetto. Il film vinse un premio Oscar per la miglior attrice non protagonista, andato a Octavia Spencer.

The Help, la trama

L'anno è il 1963 e gli Stati Uniti del Sud devono ancora vedersela con il problema della segregazione razziale e delle idee razziste dei bianchi benestanti. Skeeter (Emma Stone) ha appena conseguito la laurea ed è tornata a casa. Mentre sua madre (Allison Janney) la vorrebbe sposata come tutte le sue amiche e coetanee, Skeeter vuole prima di tutto concentrarsi sulla carriera. Il suo sogno, infatti, è quello di diventare una giornalista a New York: tuttavia, per riuscirci, deve sviluppare prima un po' di esperienza sul campo. Per questo la ragazza accetta di curare una rubrica di economia domestica nel giornale locale di Jackson.

Skeeter, però, non sa niente di lavori domestici e perciò chiede l'aiuto ad Aibileen (Viola Davis), la domestica di un'amica, affinché la aiuti a rispondere ai quesiti delle casalinghe disperate. Pian piano, però, parlando con la cameriera, Skeeter si rende conto delle condizioni umilianti che le donne afroamericane devono subire mentre sono a servizio. Così la ragazza decide di raccogliere le loro testimonianze per farne un libro: ad Aibileen si accoda anche Minny (Octavia Spencer), che è appena stata licenziata dalla terribile e crudele Hilly (Bryce Dallas Howard) per aver usato il bagno.

Il rimpianto di Viola Davis

Come riporta il sito dell'Internet Movie Data Base, il libro di Kathryn Stockett da cui il film è stato tratto è stato un vero e proprio best seller: rimase nella classifica del New York Times per 103 settimane, sei delle quali al numero 1. Questo fece sì che la pellicola di Tate Taylor - che, tra le altre cose, era un'amica d'infanzia della scrittrice - ottenne in patria un successo enorme, sia per quanto riguarda gli incassi al botteghino che per la critica. The Help racconta una storia delicata e lo fa senza rinunciare all'intrattenimento: un mix che non solo ha permesso al film di funzionare, ma ha anche portato la pellicola a ricevere un buon numero di nomination ai premi Oscar, compreso quello per la miglior attrice protagonista per Viola Davis.

Tuttavia, come riporta Entertainment Weekly, più avanti nella sua carriera l'attrice ha dichiarato di essersi pentita di aver preso parte a The Help, perché secondo lei aveva una narrazione legata all'idea del salvatore bianco e, perciò, non era in grado di parlare davvero della marginalizzazione delle domestiche afroamericane. Viola Davis ha detto: "Non c'è nessuno che non sia stato intrattenuto da The Help. Ma dentro di me sento di aver tradito me stessa e il mio popolo, perché ero in un film che non era pronto a raccontare tutta la verità." Poi ha continuato: "Il problema è che non ci sono molte narrazioni che coinvolgano anche la nosta umanità. Hollywood sta investendo sull'idea di cosa significhi essere neri, ma... È un servizio pensato per il pubblico bianco. Al massimo il pubblico bianco può starsene seduto e ricevere una lezione accademica su cosa siamo. Poi lasciano il cinema e parlano di quello che ha significato. Non sono commossi da chi siamo."

In un'intervista con il New York Times riportata da IMDB l'attrice ha concluso: "Mi sentivo come se, alla fine della giornata, non erano le voci delle cameriere quelle che erano state ascoltate. Conosco Aibileen. Conosco Minny. Sono mia nonna. Sono mia mamma. E so che se fai un film dove l'intera premessa è: 'Voglio sapere come è lavorare per bianchi e crescere i loro figli nel 1963. Voglio sentire come ti senti davvero'.

E questo non l'ho mai sentito nel corso del film."

Commenti