Un piantino e passa la paura. Nego do Borel, dopo avere minacciato di suicidarsi, è tornato alla sua vita e cavalcando l'onda dell'infausta popolarità si è messo a sponsorizzare aziende e siti internet. Cosa non si fa per due spiccioli. Ad esempio far finta di niente dopo le accuse di molestie sessuali ai danni di Dayane Mello e la conseguente squalifica dal reality, dove sono avvenuti gli abusi.
Il cantante, popolarissimo in Sud America, è entrato nel cast del reality A fazenda insieme a Dayane Mello e altri personaggi famosi brasiliani settimane fa. Durante la permanenza nella casa, dove i concorrenti vivevano tutti insieme, Dayane è stata più volte oggetto delle attenzioni morbose di Nego do Borel. Avances, anche pesanti, che la modella ha respinto in più di un'occasione. Questo non l'ha messa al riparo dall'approccio ancora più aggressivo che Nego ha avuto pochi giorni fa. Mentre la Mello era a letto priva di sensi, stordita da una sbronza presa dopo una festa con gli altri coinquilini, il cantante l'ha molestata.
Le immagini dell'uomo avvinghiato al corpo di Dayane, mentre altri concorrenti provavano ad allontanarlo da lei, hanno fatto il giro del web. Il pubblico ha chiesto l'immediata espulsione di Nego e la produzione, dopo attente verifiche, lo ha squalificato dal gioco. Poche ore dopo l'uscita dal programma, do Borel è tornato sui social network dove si è sfogato. L'artista, che ha già precedenti penali, ha lamentato pregiudizi nei suoi confronti. Ha pianto, ha chiesto scusa e ha addirittura minacciato il suicidio. "Non sono un mostro, non sono uno stupratore", ha provato a difendersi tra le lacrime e qualcuno ha creduto alla sua buona fede. Tanto che il cantante, che sui social è seguito da oltre 12 milioni di follower, ha deciso di cavalcare l'onda dell'attenzione mediatica.
Poco importa che la sua popolarità sia scaturita dall'accusa di molestie sessuali ai danni di Dayane. L'occasione di sfruttare la visibilità era troppo ghiotta. "Finirà che mi toglierò la vita", aveva detto poche ore fa. Ma invece si è tolto lo sfizio di sponsorizzare siti di aste, agenzie di marketing e shop online di abbigliamento firmato. "Dal suicidio alle social vendite è un attimo.
..che schifo", ha commentato Gabriele Parpiglia, che ha seguito la vicenda che ha visto protagonista Dayane Mello sin dall'inizio. E sui social le proteste hanno nuovamente travolto Nego do Borel.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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