Costi della politica, avanti tutta. Soprattutto, a colpi di consulenze ingiustificate e ingiustificabili. A La Spezia - accusa Forza Italia - si fa proprio così. A confermarlo, come spiega il consigliere azzurro Paolo Asti, noto e inflessibile «fustigatore» degli sprechi della pubblica amministrazione, è il più recente episodio che coinvolge la politica dellamministrazione comunale di sinistra, uscita poco trionfalmente dalle urne nella scorsa primavera. «Si dà il caso - sottolinea Asti - che la gente chieda, a tutti i livelli di governo, locale e nazionale, il contenimento delle spese a favore di una politica più consona alle esigenze di rigore. Ma ecco che qui, al contrario, il sindaco diessino Massimo Federici fa la bella pensata di nominare un ex consigliere comunale, e attuale mancato assessore, come ulteriore componente del suo staff».
Si tratterebbe di Andrea Montefiori, già capogruppo e consigliere diessino per tre cicli amministrativi (e quindi non più rieleggibile, secondo le ferree - a volte - leggi della Quercia). A lui era stato in qualche modo promesso un posto in giunta, ipotesi saltata invece per accontentare altri esponenti della sinistra. «A questo punto - insiste Asti - si è presentata la necessità di garantire comunque una sistemazione di prestigio, al di là, per carità, degli indubbi meriti specifici, culturali e politici, dellinteressato! Un posto nello staff del sindaco, ad esempio, in grado di assicurare un appannaggio di 220mila euro spalmati in cinque anni. Praticamente, ma è sicuramente una coincidenza - sibila il consigliere comunale di Forza Italia - lo stesso appannaggio di un assessore...».
Asti, che ha rivolto una interrogazione urgente al primo cittadino della Spezia «per vederci chiaro», nel frattempo ha preso qualche informazione: «Non mi è stato possibile, come si può capire - aggiunge - ricevere informazioni dalla fonte, cioè direttamente dal sindaco stesso, considerata la pausa estiva». Il clima ferragostano non ha impedito, comunque, a Federici di predisporre la delibera di giunta il 9 agosto e di pubblicarla il giorno 13, a ridosso del momento clou delle vacanza. «Non voglio pensare - insiste Asti - che si sia trattato di un tentativo di far passare la nomina sotto silenzio. In ogni caso, anche se a pensar male spesso ci si azzecca, io vorrei sapere perché, ad esempio, nelle comunicazioni inviate ai capigruppo consiliari non ci sono informazioni concernenti la spesa corrispondente alla delibera, né informazioni relative alle competenze del personale aggiunto, al ruolo e alla durata dellincarico».
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