Spinello mortale, indagato pusher di 16 anni

Sarebbe stato lui a vendere la dose letale a Dario Evola

Gli inquirenti sono risaliti al giovane di 16 anni che avrebbe consegnato la cocaina a Dario Evola, il 15enne stroncato dopo aver fumato uno spinello «potenziato».
Il fatto risale al 16 maggio scorso. Durante la ricreazione, tra le 10,45 e le 11, lo studente dell’Istituto «Carlo Emilio Gadda» di Paderno Dugnano, con alcuni compagni s’infila nel «peccatoio», come chiamano i ragazzi quel locale lontano dagli occhi degli insegnati. Tira una canna, forse solo qualche tiro. Nello spinello non c’è solo hashish. Nei polmoni scene quel maledetto fumo con cocaina crackata. Dario rientra in classe: sta male. Pochi minuti dopo crolla sul banco. Due ore dopo il cuore del quindicenne cessa di battere.
I carabinieri di Desio raccolgono le prime testimonianze: un paio d’amici della vittima raccontano d’aver visto Dario fumare lo spinello. Iniziano le indagini coordinate dal Procuratore capo di Monza Antonio Pizzi e dal pm Francesca Vullo. La settimana scorsa, è arrestato un diciottenne di Senago, che frequenta il Gadda. I P: gestiva lo spaccio di droga all’interno della scuola. Ma secondo gli investigatori, non sarebbe stato lui a consegnare la droga a Dario. Ieri la svolta. A mettere nelle mani del ragazzo lo spinello sarebbe stato un sedicenne che, in ogni caso, non frequenta l’istituto sperimentale.


L’inchiesta, sarà trasmessa alla Procura dei minori, che una volta in possesso di tutti gli esami tossicologici, valuterà se contestare all’indagato oltre allo spaccio di sostante stupefacenti, anche quella ben più grave di morte quale conseguenza di altro reato.

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