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Morto a 73 anni Barry Hulshoff: fu un pilastro dell'Ajax di Cruijff

Addio ad un altro simbolo dell'Ajax di Rinus Michels e Johan Cruijff. Hulshoff se ne va a 73 anni dopo una breve malattia

Morto a 73 anni Barry Hulshoff: fu un pilastro dell'Ajax di Cruijff

Se ne va un altro simbolo del calcio totale, è morto all'età di 73 anni Barry Hulshoff, difensore centrale dell'Ajax che dominò il calcio europeo negli anni '70.

Poche settimane dopo la scomparsa di Rob Rensenbrink, se ne va un'altra leggenda del calcio olandese. È morto a 73 anni dopo una breve malattia Barry Hulshoff, ex perno difensivo dell'Ajax capace d'incantare il mondo nei primi anni '70. Ricordato anche per il suo look particolare con tanto di capelli lunghi e barba foltissima, fece parte di quella gloriosa squadra di Rinus Michels e Johann Cruijff, capace di vincere tre Coppe dei Campioni. A confermare la notizia ci ha pensato l'Ajax squadra in cui l'ex difensore ha militato per gran parte della sua carriera. Il club olandese ha ricordato Hulshoff con un breve video, annunciando che nei prossimi giorni tutte le squadre dei Lancieri scenderanno in campo con la fascia nera al braccio in segno di lutto. Tuttavia non sono da escludere ulteriori iniziative per commemorare l'ex leggenda del club di Amsterdam.

Barry Hulshoff fu una vera e propria leggenda dell'Ajax, ricoprendo il ruolo di difensore centrale della squadra che seppe conquistare il mondo del calcio nei primi anni '70 con il suo stile di gioco innovativo e spettacolare. Stazza imponente, capelli lunghi e folta barba, Hulshoff ha collezionato 385 partite ufficiali tra il 1966 e il 1977, segnando 24 reti. Agli ordini di Rinus Michels, e con al fianco Johann Cruijff, Rob Rensenbrink e Johnny Rep l'ex difensore conquistò tre Coppe dei Campioni (1971, 1972 e 1973), una Coppa Intercontinentale (1972) e una Supercoppa Europea, oltre a sei campionati e quattro coppe nazionali. In nazionale collezionò soltanto 14 presenze, saltando lo sfortunato Mondiale del 1974 in Germania Ovest a causa di un infortunio. Dopo la carriera da giocatore, cominciò la carriera di allenatore ma senza mai occupare panchine importanti, prima di ritirarsi nel 2002 per lavorare nello staff del suo amato Ajax.

Intanto anche il difensore della Juventus Matthijs De Ligt piange la scomparsa della leggenda olandese, ex agente e amico del numero quattro bianconero: "Barry, sono incredibilmente grato di averti incontrato. Mi hai sempre aiutato come mentore, agente ma soprattutto come migliore amico. I giorni e le ore in cui abbiamo parlato e riso del calcio insieme rimarranno sempre con me. Sei e rimani la mia più grande ispirazione. Mi mancherai Bar!".​

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