Domani alle 18 la Juventus di Massimiliano Allegri giocherà contro la Lazio di Maurizio Sarri, a domicilio allo stadio Olimpico. Il tecnico bianconero, però, nel presentare la sfida ai biancocelesti ha voluto riservare parole al miele per Roberto Mancini e per la nazionale italiana: "Il giudizio su ogni partita per gli addetti ai lavori è rivolto la risultato. Prima tutti quelli che pontificavano, che a me piace ascoltare, non gli davano un euro e pensavano non si qualificasse nemmeno. Poi ha vinto l’Europeo e la Nazionale è diventata… Per un rigore sbagliato, è una settimana che li massacrano".
"Io credo che Mancini abbia fatto un grande lavoro con risultato straordinario, ma nei giudizi ci vuole equilibrio. Ci sono anche gli imprevisti. L’Italia alla fine andrà ai Mondiali e nei momenti di difficoltà ne verrà fuori. Quando dico queste cose vengo un po’ criticato, ma alla fine oltre alle belle giocate conta il risultato e ci sono tanti modi per vincere", questa la chiosa di Massimiliano Allegri sul tema nazionale.
Contro il recente passato bianconero
Allegri incontrerà colui che prese il suo posto nella stagione 2019-2020 alla Juventus, ovvero Maurizio Sarri (durato solo un anno ma capace di vincere il nono scudetto consecutivo). "Sarri ha vinto l’ultimo scudetto, ha fatto un buon lavoro ed è un ottimo allenatore, lo dimostrano i risultati che ha fatto e le vittorie che ha ottenuto dove è andato", le parole al miele riservate al collega. "Il calcio secondo me è uno spettacolo, un’arte fatta dai giocatori. Ci restano impresse le loro giocate, anche se è normale che l’allenatore deve dare organizzazione e idee. Deve mettere i giocatori nella migliore condizione per giocare. Il calcio è opinabile. Tutto è un imbuto: si parla e si parla, ma alla fine quello che fa la differenza è se vinci o perdi. Le chiacchiere non contano"
Sarri spiega alcune cose
Il tecnico della Lazio ha presentato il match contro il suo recente passato e ha voluto precisare alcune cose: "Mai detto che la Juve è inallenabile. Mi rimane un campionato vinto, per uno come me che ha fatto sette promozioni cominciando dalle categorie più basse è qualcosa di importante, che chiude un cerchio di vent'anni fatti di sacrifici. Quella era una Juve arrivata alla fine di un ciclo, infatti poi hanno ringiovanito.
Non era un campionato così scontato da vincere e che a me ha dato soddisfazione". Sarri ha chiuso parlando del duello verbale con Allegri: "Duello con Allegri? È Lazio-Juve, mi aspetto una partita contro una squadra forte, dobbiamo confermare di essere in crescita".
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