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Alonso, l'animale da corsa va contro il muro di Max

Verstappen tocca 3 volte i guard rail e toglie a Nando la pole. Leclerc da 3° a 6° per una manovra scorretta

Alonso, l'animale da corsa va contro il muro di Max

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La pole di Max è super. Come la delusione della Ferrari, scivolata sotto il tavolo quando il banchetto era già apparecchiato. Alonso ha spinto come un animale. Leclerc ha fatto il solito miracolo con una Ferrari piccola così. Ma alla fine l'uomo in pole è ancora lui, Max Verstappen, che a Monaco ci abita, ma non era mai partito davanti a tutti. Questa pole l'ha voluta con tutto se stesso e con l'ultimo giro, toccando almeno tre muri con una parte e l'altra del suo razzo blu, ha spento la festa nel box della Aston Martin con un ultimo settore spettacolare. Un giro record all'ultimo respiro con 0084 di vantaggio su Alonso e 0106 a Leclerc. Un giro costruito fin dal primo assaggio della pista venerdì pomeriggio, quando aveva detto via radio ai box: «Rientro subito e mettiamo a posto la macchina, altrimenti la metto nel muro».

La sua Red Bull dei miracoli non gli piaceva. L'ha fatta rimettere in riga e in qualifica, dopo aver sbagliato la prima uscita (era rimasto quasi tre minuti fermo in fondo alla corsia box con il semaforo ancora rosso pur di uscire per primo), essersi ritrovato quarto nell'elenco dei tempi, si è preso la pole più importante dell'anno anche se le statistiche raccontano che a Monaco solo il 44% dei piloti in pole ha poi vinto il Gran premio. E infatti Alonso, per la prima volta, la butta lì: «Peccato veder sfuggire la pole all'ultimo secondo, ma perdevo un po' nel settore finale. Però proverò a vincere la gara. Di solito io parto bene, mentre Max è un po' incostante: speriamo che sia una di quelle volte». Occhio alla Santa Devota. In due non ci si passa.

La grande occasione della Ferrari è sparita fin dalle prove del mattino, quando Leclerc e Sainz hanno ritrovato una vettura eccessivamente ballerina. Neppure a Monte Carlo la SF-23 è stata all'altezza. E in qualifica solo il talento di Charles Leclerc l'ha portata a 0106 da Max, prima di essere giustamente retrocesso di tre posizioni per aver ostacolato Norris (colpa sua, ma anche del box che doveva avvertirlo). «Non sono soddisfatto, ma dobbiamo guardare alla situazione attuale della macchina. Ho faticato tanto a fare quel tempo», ha ammesso un Charles sconfortato. Dopo due anni in pole puntava alla tripletta che solo pochi grandi hanno centrato nella storia del gran premio del Principato. Invece la Ferrari che venerdì aveva illuso tutti, lo ha tradito. Lo conferma anche il quinto posto di Sainz a 0263, battuto anche dal sorprendente Ocon.

All'appello mancano Perez che ha schiantato la sua Red Bull nel muro alla Santa Devota in Q1 e Lance Stroll che non ha passato lo sbarramento in Q2 dopo aver saltato il peso. Peccati gravi, visto le auto che guidano.

Due avversari in meno tra la Ferrari e il podio, il massimo a cui possa aspirare sulla pista dove avrebbe dovuto avere la grande occasione dell'anno.

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