Preoccupato per Balotelli quasi stesse parlando del caso scommesse che è molto più preoccupante, grave e avrebbe bisogno di più incisiva determinazione. Ma questo è Giancarlo Abete, presidente federale che scontenta tutti. O quasi. Il caso Balotelli sarebbe già risolto e la nazionale dovrebbe preoccuparsi dei risultati piuttosto che cascare nei tranelli della stampa inglese, un po sospetta nel trattare il caso con tanta acredine. Adesso, per esempio, si è scatenata perché SuperMario è stato punito solo con 3 giornate. Il giudice ha accettato la versione dellarbitro che ha giudicato involontario il micidiale intervento su Song. Decisione giudicata «ipocrita» dal Daily Telegraph, «ridicola» dal Daily Mail, addirittura «farsesca» dallIndipendent. «Perverso» il giudizio del Times. Ma Abete preferisce essere ecumenico. «Balotelli sa di aver sbagliato e ha chiesto scusa. Prandelli farà le sue valutazioni in relazione ad un percorso sullattenzione ai comportamenti che ha portato avanti da quando è commissario tecnico».
Un altro che sta facendo valutazioni è Massimo Moratti: «Per ora è del Manchester City, abbiamo seguito quello che è successo, lui è sempre lo stesso - dice a Sky il presidente dellInter -. Da un punto di vista tecnico è bravo, ma per il momento non abbiamo fatto nessuna mossa e non è nei nostri programmi, anche se sappiamo che è molto forte».
Lultima bravata di Balotelli offre loccasione al presidente federale di sottolineare il valore delletica nel calcio. Anche in vista dellEuropeo di giugno che si disputerà in Polonia e Ucraina. «Dobbiamo prestare attenzione agli aspetti valoriali di riferimento. La valutazione finale spetta a Prandelli». Aspetti valoriali che andrebbero osservati per tanti comportamenti del nostro calcio e dei nostri calciatori.
A proposito dello scandalo scommesse..... «Come giustizia sportiva faremo sino in fondo la nostra parte - ha assicurato Abete -. Cè limpegno di dare luogo entro fine mese alla seconda tranche di deferimenti dopo quelli che coinvolsero Doni, Santoni e Gervasoni. E probabilmente ce ne sarà una terza, una volta che arriverà la documentazione dalla Procura di Bari».
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