Calcioscommesse, chiesti 1 anno per Pepe, 3 anni e 6 mesi per Bonucci

Dopo i 15 mesi di stop per Conte, il procuratore federale chiede 1 anno per Pepe e 3 anni e sei mesi per Bonucci. 26 mesi per Masiello, 2 per Parisi. Il Lecce rischia la retrocessione in Lega Pro

Calcioscommesse, chiesti 1 anno per Pepe, 3 anni e 6 mesi per Bonucci

Al via la prima udienza del filone barese del terzo processo sportivo sul calcioscommesse. A Roma, all'ex Ostello della gioventù del Foro Italico, la Commissione Disciplinare dovrà esaminare le posizioni di 19 tesserati e di 6 club deferiti dal procuratore Stefano Palazzi, che ha chiesto 3 anni e 6 mesi di squalifica per il calciatore della Juventus ed ex Bari Leonardo Bonucci e un anno di stop per l'altro juventino Simone Pepe. Il primo era stato deferito per illecito sportivo per la presunta combine di Udinese-Bari del maggio 2010, mentre l'altro era stato deferito per omessa denuncia relativamente alla stessa partita, disputata quando l’attuale centrocampista juventino vestiva
la maglia della squadra friulana.

Due punti di penalizzazione e 50mila euro di ammenda sono stati chiesti, invece, per il Bologna, mentre per l'Udinese la richiesta si limita all'ammenda. Va peggio al Lecce, per cui Palazzi ha chiesto la retrocessione in Lega Pro e 6 punti di penalizzazione

Accolti i patteggiamenti di Bari e Sampdoria: 5 punti di penalizzazione al club pugliese con un'ammenda di 80mila euro, un punto di penalizzazione alla Sampdoria con 30mila euro di ammenda e una multa di 80mila euro al Siena. Condanne da scontarsi nella prossima stagione sportiva.

La Commissione Disciplinare nazionale ha accolto le istanze d'intervento al processo sportivo sul calcioscommesse presentate da Cesena, Gubbio, Nocerina e Vicenza. I quattro club - come spiegato dal presidente dell'organo giudicante Sergio Artico - sono parti terze "con potenziali diritti indiretti per ragioni di classifica".

La commissione Disciplinare ha inoltre ritenuto "congrue" e quindi ha accolto le richieste di patteggiamento di Guido Angelozzi e Bortolo Mutti, rispettivamente direttore sportivo e allenatore del Bari all'epoca dei fatti contestati, di 4 mesi di squalifica per omessa denuncia, quelle di Filippo Carobbio (ulteriori 2 mesi di stop da sommarsi alla condanna precedente), Carlo Gervasoni (1 mese in continuazione con pena precedente), Marco Esposito (3 mesi e 10 giorni), Alessandro Parisi (2 anni e 10 mila euro di ammenda) e Cristian Stellini, vice di Antonio Conte sulla panchina del Siena nella stagione 2010-2011 (ulteriori 6 mesi di squalifica da

sommarsi ai 2 anni e 50 mila euro di ammenda richiesti dalla procura nel processo che si é chiuso ieri). Sul fronte Juventus, alcune indiscrezioni parlano di uno stop di nove mesi per l'allenatore Antonio Conte.

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