Il gruppo dei nuovi deferiti è meno numeroso di quello che a giugno ha dato vita al primo processo sul calcioscommesse, ma a pesare sono i nomi e le squadre coinvolte. Oggi all'ex Ostello della Gioventù del Foro Italico di Roma si parte con il filone di Cremona: saranno giudicati 7 club, di cui uno per responsabilità diretta, il Grosseto, e un altro già fallito, l'Ancona, e 26 tesserati, 20 per illecito e 6 per omessa denuncia. Occhi puntati sulla situazione di Antonio Conte i cui legali si presenteranno davanti alla Commissione Disciplinare presieduta da Sergio Artico con l'accordo raggiunto con il procuratore federale Palazzi: un patteggiamento della pena per la doppia omessa denuncia riguardo le gare del Siena con Novara e Albinoleffe (quantificata da Palazzi in 7-8 mesi di stop) a soli tre mesi di squalifica e circa 200mila euro di multa, che andrebbero alle popolazioni terremotate di Abruzzo ed Emilia, come stabilito dalla Figc per tutte le ammende che arriveranno da questi processi sportivi.
Se la Disciplinare accetterà la richiesta dei legali del tecnico della Juve, Conte dovrebbe dunque restar fuori per 100 giorni, saltando così le prime 10 partite di campionato e metà delle sfide del girone di Champions. Nella prima tranche del processo scommesse, tutti i patteggiamenti sono stati accettati, anche se sullo sfondo resta il timore che il collegio giudicante non accetti l'intesa, non ritenendola congrua alle accuse. Gli avvocati De Rensis e Chiappero nutrono però un moderato ottimismo. Il caso del tecnico della Juve non sarà l'unico trattato in apertura di udienza. Si prevedono almeno una decina di patteggiamenti che potrebbero riguardare società e tesserati. Anche Angelo Alessio, vice di Conte, si è accordato con la Procura federale per una pena di due mesi (omessa denuncia per Albinoleffe-Siena), ma probabilmente chiederanno lo sconto di pena anche Angelo Da Costa, ex portiere dell'Ancona, Marco Savorani e Giorgio D'Urbano, rispettivamente preparatore dei portieri e preparatore atletico del Siena, nonchè Daniele Faggiano, osservatore del club toscano. Per tutti il rischio è di 60, massimo 75 giorni di stop. Quasi certa la richiesta di patteggiamento anche per i principali collaboratori della Procura Figc, ovvero Gervasoni e Carobbio, probabile per Catinali, Cassano (quest'ultimo già condannato alla radiazione nel precedente processo), Passoni e Poloni. E non sono da escludere richieste di sconto anche tra i club: l'Albinoleffe, già penalizzato di 6 punti nel precedente procedimento, ci sta pensando, Torino e Novara potrebbero ridurre i danni con una penalità di 1-2 punti. Nella scorsa udienza dedicata al calcioscommesse furono accolte tutte le richieste. Chi invece dovrà lottare per dimostrare la propria innocenza è il Grosseto, che rischia la retrocessione in Lega Pro dopo aver patteggiato 6 punti di penalizzazione nella prima tranche di giugno (cosa impossibile ora, visto il coinvolgimento diretto del presidente dei toscani Camilli).
Da venerdì si passerà al filone di Bari (7 club, di cui uno, il Lecce, accusato di responsabilità diretta, e 22 tesserati coinvolti). Il caso più spinoso riguarda il difensore della Juve Bonucci, accusato da Andrea Masiello di illecito per la partita Udinese-Bari del 9 maggio 2010. In questo caso i legali del giocatore non chiederanno il patteggiamento, provando a ribaltare in aula la pesante accusa. Le sentenze di primo grado sono previste tra l'8 e il 10 agosto.
Calcioscommesse Tesserati e club in aula
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