Tra i falliti di ritorno non poteva mancare Alexandre Pato. Il papero brasiliano non se la passa granché bene. Ha la saudade d'Italia. In questi giorni il Brasile gli è ostile, la patria intera lo sbeffeggia, in particolare i tifosi del San Paolo. Anche il presidente del Corinthians non ne può più di quello che sembrava un buon giocatore. Non certo un campione però. E pur di liberarsene (tornerà a gennaio dal prestito) è pronto ad accendere ceri.
Modi di intendere il calcio e quello che gli gira attorno. Se in Italia usiamo perifrasi e chilate di diplomazia, in Brasile tirano dritto e dicono quello che gli gira per la capa. Roberto de Andrade, presidente del Corinthians è implacabile: «Ammetto che aver preso Alexandre Pato è stato un tragico errore e mi pento amaramente». Racconta di pregare giorno e notte affinché riesca a cedere l'ex milanista. «Tutti sanno cosa vuole il Corinthians e io ho chiesto la grazia per riuscire a venderlo - sbotta il numero uno del Timao al sito di Espn -. A gennaio Pato tornerà, deve rispettare ciò che ha firmato. Che guaio!». Impietoso il giudizio sul giocatore: «Ogni tanto gli riesce qualche giocata, ma in generale non ha i numeri per un club come il nostro, in effetti non ha grande tecnica».
E non dorme la notte per questo fardello. «Se entro il 2016 non se lo prende qualcuno - chiude atterrito - questo mi torna». Stia sereno Roberto: a quanto pare Inter, Bologna, Sampdoria e Lazio sarebbero interessate al giocatore, presto svincolato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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