Ha oltrepassato i confini del nostro Paese il caso dei cori razzisti che alcuni tifosi del Cagliari, domenica scorsa, hanno intonato contro l'attaccante dell'Inter, Romelu Lukaku. Dopo lo sfogo nel post-partita del centravanti belga, le scuse ufficiali del club rossoblù e il supplemento d'indagine richiesto dal giudice sportivo alla Procura federale per individuare gli autori dei "buu" della Sardegna Arena, ecco arrivare la presa di posizione di uno dei calciatori africani più importanti degli ultimi 15 anni: Demba Ba.
Senegalese, classe 1985 e attualmente nella rosa dei turchi dell'Istanbul Basaksehir dopo svariate esperienze in Premier League e Bundesliga, Demba Ba ha pubblicato un tweet pesantissimo contro l'Italia e la Serie A. "Ecco perchè avevo deciso di non andare a giocare lì quando potevo. A questo punto spero che tutti i giocatori di colore lascino questo campionato. Sicuramente non fermerà la loro stupidità e il loro odio, ma almeno non offenderanno altre razze".
And here's the reason why I decided not to play there when I could... And at that point I wish all the black players would get out of this league! Surely it won't stop their stupidity and hate but at least they won't affect other races. https://t.co/whu1XexYmy
— Demba Ba (@dembabafoot) September 4, 2019
Un messaggio in risposta all'ultima novità sul caso Lukaku, rappresentata dal comunicato con cui gli ultras della curva Nord dell'Inter - che poche settimane fa avevano accolto a Milano il centravanti belga in modo particolarmente amichevole - hanno voluto smentire la presunta matrice razzista degli insulti rivolti a Lukaku da una manciata di tifosi cagliaritani. "Ma quale razzismo, volevano solo innervosirti".
Questa in sintesi la nota diffusa nelle ultime ore dalla frangia più calorosa del pubblico interista, che ci ha tenuto a sottolineare la differenza "tra il razzismo vero e quello strumentale che non riguarda il mondo ultras, come invece i soliti falsi moralisti amano far credere per accrescere inutili allarmismi e condannare gratuitamente il nostro mondo".
Con questo messaggio, i tifosi interisti hanno provato a minimizzare quanto successo a Cagliari, teatro negli ultimi anni di diversi episodi di razzismo nei confronti di calciatori di colore come Eto'o, Matuidi e Kean.
Nello stesso lasso di tempo, anche gli ultras nerazzurri si sono macchiati di comportamenti analoghi.
Impossibile dimenticare quanto successo a San Siro il 26 dicembre 2018 in occasione del match contro il Napoli, quando il difensore azzurro Koulibaly era stato fatto oggetto di ripetuti "buu" razzisti costati al club nerazzurro due giornate a porte chiuse (più una terza vietata ai soli tifosi della curva autori dei cori discriminatori).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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