Due regine del mercato a cui non tornano i contiAnche se i valori delle rose parlano di due club al topdentro la crisi

MilanoQualcosa non deve aver funzionato. Si chiude il mercato estivo e il nuovo vice Milito è Rodrigo Palacio, Alvaro Pereira si presenta e dice: «Inter so tutto, non preoccuparti», ma l'acquisto più costoso è Samir Handanovic, 11 milioni come Matias Kovacic che arriverà a gennaio. L'Inter fra acquisti e cessioni, sessione invernale compresa, ha mosso 38 giocatori, la Roma 34. Ha perso Cicinho, Juan, Bojan, Heinze e Gago portando a casa la miseria di 250mila euro, il colpo è Destro in prestito dal Siena via Genoa, solo 1.140 minuti fra campionato e coppa Italia per un problema al polpaccio e un infortunio al menisco. Assente dal 24 gennaio, rientra stasera, forse dal primo minuto. L'Inter invece ha perso per una manciata di milioni Julio Cesar, Maicon, Lucio e Sneijder, quattro del Triplete, senza poterli sostituire adeguatamente.
Ma nonostante due sessioni di mercato che sembravano assolutamente deficitarie, e oggi quella sensazione viene ampiamente confermata, le operazioni di Inter e Roma erano state valutate con una sufficienza piena, nelle pagelle meglio solo la Juventus. E così Stramaccioni è pronto a sfidare tutti, Zdenek Zeman ha sempre sfidato tutti.
Ma da questa sera una delle due saprà con certezza che finirà la stagione con zero titoli, hanno scritto la storia del post Calciopoli, adesso si prendono a sportellate per una finale di Coppa Italia e un preliminare d'Europa league.
Qualcosa non deve aver funzionato.
Eppure le cifre presentano ancora due club assolutamente al top, fra i primi quattro in Italia. Daniele De Rossi ha una valutazione di 32 milioni, 37° nella gerarchia europea, in serie A inferiore solo a Cavani. La Roma con un parco giocatori da 158,900 milioni è 25ª in Europa e quinta in Italia. L'Inter ha un valore di mercato di 202,075 mln, 17ª in Europa e quarta in Italia. Il monte ingaggi è un segnale che fa la vera differenza con il resto della serie A: 100 milioni precisi per l'Inter, 95 per la Roma, solo Milan e Juventus spendono di più in stipendi, il Pescara arriva faticosamente a dieci spalmati su 25 giocatori.
Una crisi di risultati e di identità che si può spiegare non senza difficoltà. Il mercato praticamente nullo della Roma è confermato dalla mancanza di titolari in prima squadra. Solo in queste ultime gare c'è un portiere pseudo titolare in attesa di un acquisto definitivo da una proprietà che dirige il club dagli States, lancia proclami da fine del mondo e poi si fa incartare da un maliardo senza neppure lo straccio di un cammello che millantava tesori e conquiste con una moglie al catasto.

Dall'altra una moria di calciatori fra traumi e problemi muscolari, e un presidente messo in un angolo dal fratello maggiore, bonariamente, che solo da pochi giorni ha trovato una compartecipazione russa che finalmente lo fa respirare dopo stagioni su stagioni trascorse a ripianare debiti. Il calcio è fatto di cicli, la Honved, il Toro, il Santos, l'Ajax, qualcuno poi è anche tornato.

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