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El Paìs ora difende Rossi

Il quotidiano spagnolo attacca un certo patriottismo miope iberico e ricorda: il circo della motoGp fa profitto "grazie a un tal Valentino"

El Paìs ora difende Rossi

Dopo i giorni della crocefissioni, adesso dalla Spagna si leva una voce fuori dal coro. Rossi-Marquez la questione, il casus belli tra Italia e Spagna più complicato della storia dello sport, quantomai nel vivo a sei giorni dal Gran Premio di Valencia, ultima gara del mondiale 2015. “E se Rossi avesse una difesa?”, titola oggi a sorpresa in un editoriale il prestigioso quotidiano iberico, che non prende le parti di Valentino, no, ma quantomeno si fa venire un dubbio. E pure bello grosso. L’editorialista se la prende soprattutto contro un certo patriottismo spagnolo, contro quelli che hanno tacciato di disamore per il Paese chi in questi giorni non ha difeso abbastanza Marquez o non ha attaccato troppo Rossi, “compreso Rajoy”, il primo ministro. Ma critica anche chi ha paragonato il “calcio” di Valentino a Marc alla testata di Zidane a Materazzi nella finale Italia-Francia dei Mondiali di calcio 2006. Perché, nota, “ci sono differenze nel modo in cui sono state trattate le due questioni”.

In Spagna c’è chi, in questi giorni, ha letteralmente spogliato Valentino dell’aura del mito, mentre alla reazione del calciatore francese si portò subito “una giustificazione”, ovvero la provocazione in campo da parte di Materazzi. Ma nessun “sano di mente ha spogliato Zidane della condizione di mito”. Il fattaccio, considera l’editorialista, è stato separato dalla carriera. Con Valentino, lascia intuire, invece no. E poi, ancora, nella gara incriminata della Malesia, il comportamento di Marquez di disturbo a Rossi è stato “non edificante”. In ultima analisi, ci si dimentica poi che tutto il circo della moto Gp va avanti con i profitti che ha grazie “a un certo Valentino Rossi”. Nell’editoriale si invita a non cadere in un moralismo da quattro soldi in nome del “viva la Spagna”. Non è dunque normale che molti considerino “normale che Marquez corra come corre, con il coltello tra i denti”.

Un pezzetto di Spagna da oggi è meno anti-Vale.

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