La Ferrari ha il suo -10. Vasseur chiude le porte: "Basta fughe eccellenti"

Gp Arabia Saudita: Leclerc penalizzato in griglia. Il team principal della Rossa prova a scacciare la pressione. "Sviluppi veloci. Gli uomini chiave restano"

La Ferrari ha il suo -10. Vasseur chiude le porte: "Basta fughe eccellenti"

Fred Vasseur prova a buttare lì una delle sue classiche risate. Ci prova tante volte in mezzora di video conferenza. Ma c'è davvero poco da ridere. Alla seconda gara della stagione, Charles Leclerc è già in penalità. La sua Ferrari ha già bruciato le due centraline concesse per tutta la stagione. A Gedda dovrà montare la terza scontando così 10 posizioni di penalità sullo schieramento. Immaginatevi la faccia di Leclerc quando glielo hanno detto.

Prima di volare in Arabia Saudita, Fred Vasseur ha cercato di spiegare quella che da fuori sembra una vera e propria tempesta tra mancanza di prestazioni e di affidabilità, presunte liti con l'amministratore delegato Vigna e fughe di personaggi più o meno chiave. Prima prova a scacciare la pressione: «La Ferrari è diversa rispetto a tutti gli altri team, è una fede nazionale e non solo, ma se parliamo di pressione, ricordo quando con la Sauber combattevamo contro la Manor. Per loro i risultati erano una questione di sopravvivenza, quella credo che sia una pressione molto maggiore. Da parte mia non sento la pressione come un problema, ma voglio evitare che questo aspetto possa ricadere su chi lavora in squadra, perché ovviamente non aiuta». Pressione, per favore vai via.

Vasseur assicura di aver imparato molto dalla lezione subita in Bahrain. È convinto che a Gedda vedremo una Ferrari migliore su una pista meno severa per le gomme. «In Bahrain la performance in qualifica è stata buona, probabilmente un po' meglio di quanto ci aspettassimo alla vigilia. Il ritmo gara invece è stato meno buono e per vari motivi. A Gedda ci saranno alcuni aggiornamenti e credo che faremo un passo avanti». Conferma quanto detto subito dopo la gara inaugurale: «È un problema di prestazioni, non di concetto. Abbiamo faticato a trovare l'assetto, quindi abbiamo un margine di miglioramento».

La ricetta per risorgere è semplice: «La cosa più importante è rimanere concentrati. Stiamo lavorando da squadra per riuscirci. Abbiamo una lunga lista di cose che dobbiamo migliorare, e spero che già a Gedda si possa avere una prima reazione. Dobbiamo essere in grado di portare aggiornamenti durante tutta la stagione, e farlo più velocemente degli altri. È l'unico modo che abbiamo per agganciare la Red Bull». Non lo preoccupano le fughe e assicura che «non se ne andranno altri personaggi chiave. Mekies sarà un pilastro nell'organizzazione futura». Manda i suoi auguri a Sanchez e chiude la porta a Resta: «Sta facendo bene alla Haas, non tornerà».

Respinge le voci dei suoi contrasti con Vigna: «Abbiamo una collaborazione costante, e per ora posso dire che è un'ottima collaborazione. Ci confrontiamo e discutiamo di ogni argomento, non posso assolutamente lamentarmi di questo, il resto sono pettegolezzi». Risata finale.

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