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Fleet & Mobility

Il car sharing diventerà mai un business o resterà un altro eterno Peter Pan, un enfant prodige buono per far chiacchierare i futurologi di professione? Era questa la domanda che ormai girava nell'aria da qualche tempo, visto che questo servizio innovativo fa fatica a uscire dalle zone centrali di Milano e Roma e, soprattutto, non riesce a stare in piedi economicamente. Cerchiamo di capire se sia possibile azzardare una risposta.

I volumi del servizio (numero di noleggi) sono quasi raddoppiati nell'ultimo anno e, secondo gli esperti intervenuti alla «Capitale Automobile» che si sono espressi in un sondaggio del Centro Studi Fleet&Mobility, dovrebbero continuare a crescere nei prossimi tre anni a due digit, in una forbice compresa tra il 20 e il 40%. È un segno di buona salute, tuttavia il dato assume una valenza davvero positiva se letto insieme ad altri, in particolare quelli sulla fonte di questo utilizzo. Vediamoli. Fino al 2017, l'uso del car sharing aumentava per il crescente numero di clienti attivi (quelli che noleggiano almeno una volta in 6 mesi) che però tanto attivi non erano, anzi. Ogni anno erano di più, ma ricorrevano al servizio meno frequentemente. E non andava mica bene.

Ricordiamoci bene che l'idea alla base del car sharing è di spingere le persone a dismettere un'auto propria, in uso esclusivo, che ha un tempo medio di impiego inferiore a due ore al giorno e, dunque, per corollario, sta ferma a lungo occupando uno spazio prezioso, che attualmente viene sottratto alla circolazione, rallentando il traffico e generando più emissioni del necessario. Per sortire un simile effetto, il servizio deve entrare nelle abitudini quotidiane dei suoi clienti, altrimenti rimane solo un taxi senza conducente.

Ora, pare che ciò stia avvenendo. Nel 2018 il doppio dei noleggi è stato effettuato dal 20% in meno di clienti attivi, che però hanno usato il servizio in modo più intensivo. Al di là dei numeri, significa che si sta formando un gruppo di clienti che trova comodo ricorrere al car sharing, in più e più occasioni. Insomma sì, può diventare adulto, perché se aumenta l'utilizzo anche i conti possono prima o poi diventare positivi, a patto che si riducano i danni da vandalismo.

Ma questa è una storia di civiltà, non di mobilità.

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