Lewis Hamilton vince il gran premio del Messico ma questo non gli basta per laurearsi per la sesta volta campione del mondo. Il fuoriclasse inglese della Mercedes, infatti, avrebbe dovuto ottenere 14 punti in più rispetto al suo compagno di squadra Valterri Bottas che, chiudendo in terza posizione, guadagna 15 punti e resta ancora in corsa, sulla carta, per vincere il titolo. Lewis vince l'83esima gara della carriera, una cifra mostruosa, e settimana prossima negli Stati Uniti con ogni probabilità metterà in bacheca l'ennesimo titolo iridato della sua favolosa carriera a meno che di colpi di scena. Vittoria numero cento nella sua storia per la casa anglo-tedesca.
Secondo posto della classifica per Sebastian Vettel, autore di un'ottima prova dopo il secondo posto ottenuto ieri dopo la penalizzazione di Verstappen, quarto posto per l'altra Ferrari di Charles Leclerc che si prende anche il punto aggiuntivo per il giro veloce. Quinto posto per Albon, sesto Max Verstappen protagonista ad inizio gran premio di un contatto, in cui ha avuto la peggio, con Hamilton. Settimo Perez, ottavo Ricciardo, nono Kvyat e decimo Gasly. Solo due ritirati: Lando Norris a inizio gara e Kimi Raikkonen verso la fine del gp.
Il lungo e divertente gran premio messicano ha regalato tanta strategia da parte delle scuderie con Hamilton, Vettel, Bottas e Leclerc che non si sono affatto risparmiati in pista. Leclerc può recriminare con il box Ferrari per la lunga sosta ai box durante il pit stop che gli ha fatto perdere terreno rispetto ai rivali.
Il successo di Hamilton lo porta così a quota 363 punti con 74 punti di vantaggio e a soli tre gran premi dalla fine: solo un ritiro dell'inglese e la vittoria conseguente di Bottas nel gp delle Americhe metterebbe ancora tutto in discussione anche se sembra difficile che si verifichi questa eventualità.
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