Francia e Inghilterra ideali per dormire E va in gol il ManCity

Francia e Inghilterra ideali per dormire E va in gol il ManCity

Inghilterra molto all’italiana, Roy Hodgson ha imparato qualcosa dalle parti nostre e capito l’arte: meglio difendersi in otto e vedere l’effetto che fa. Come non giustificarlo? Rooney sotto squalifica, in tribuna per due partite, difesa senza Cahill e Ferdinand, centrocampo senza Lampard. Sono i resti d’Inghilterra, senza dimenticare che gli inglesi non hanno mai vinto una partita inaugurale dell’Europeo e da 15 anni non battono la Francia. In compenso i francesi non hanno mai perso una “prima“.
Partita lanciata da un guizzo di Ribery e da tanta voglia di papera da parte di Hart. Conclusa dall’ultimo spicchio di nobiltà del francese a caccia del gol. Nel mezzo protagonisti pochi, protagonismo annacquato. Nasri ci ha provato, Millner ha sguazzato sulla fascia cercando un gol d’avvio eppoi perdendosi in un lavoro faticoso e confuso. Oxlade-Chamberlain verrà ricordato come il sesto debuttante più giovane (18 anni e 301 giorni) nella storia. Ma tutto qui? Benzema ha provato la mira e niente più. Diarra ha fatto sussultare il popolo subito dopo l’1-0 inglese, firmato da un colpo di testa di Lescott nel mezzo di una difesa sonnacchiosa. Il nero francese è svettato in una mischia d’area tipica da cartolina: primo colpo di testa respinto da Hart, il secondo fuori.
É stato un campanello d’allarme per la difesa inglese, meglio assestata almeno nella stazza fisica. In quella francese Mexes ha mantenuto gli standard milanisti: non proprio esaltanti. Non a caso gli inglesi lo hanno ribattezzato «Big fat», «grassone». Che siano muscoli o sia grasso, entrerà nella hit parade di quelli che si debbono guardare allo specchio e decidere che fare. Ma tutta la Francia ieri è rimasta a guardarsi allo specchio. O, forse, neppure: lo specchio si sarebbe rotto. Squadra con belle individualità, bastava che qualcuna si accendesse e poteva accadere qualcosa. Per esempio, la rete di Nasri che, dopo 10 minuti, ha pareggiato quella inglese: il francesino arriva al quarto gol in nazionale, provando la bontà del piede da fuori area. Ma sono stati più efficaci i riflessi (spenti) del compagno di club Hart che gli hanno permesso il pari e la bella figura.
Se questa è una squadra imbattuta da 21 partite, c’è da immaginare le avversarie.

E Laurent Blanc, sempre più incarnazione alla francese di Dino Zoff (andate a rivedere foto d’epoca in panchina), dovrà dare una bella sveglia alla sua gioventù rampante. Invece Hodgson può contare davvero su Gerrard e pochi altri. Servono attaccanti veri, quelli di ieri erano fantasmi.
RiSi

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