La gaffe di Allegri sulla classifica: "Eravamo a meno 10". In realtà non era così

La clamorosa gaffe di Allegri: "Il 6 gennaio alle 22.30 eravamo a -10 dall'Atalanta, mentre adesso possiamo consolidare il quarto posto e arrivare a giocarci lo scontro diretto con l'Inter a una distanza molto più contenuta"

La gaffe di Allegri sulla classifica: "Eravamo a meno 10". In realtà non era così

Conferenza stampa per l'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri alla vigilia del match casalingo di domani contro la Salernitatan di Davide Nicola. Ai presenti, e non solo, però, non è passata inascoltata la gaffe del tecnico toscano in merito al distacco in classifica sull'Atalanta:"Il 6 gennaio alle 22.30 eravamo a -10 dall'Atalanta, mentre adesso possiamo consolidare il quarto posto e arrivare a giocarci lo scontro diretto con l'Inter a una distanza molto più contenuta". Peccato, però, che quel 6 gennaio, dopo Juve-Napoli, i bianconeri erano infatti sì alle spalle dei nerazzurri di Bergamo, ma solo di 3 lunghezze e non di dieci come affermato da Max. La classifica recitava infatti Atalanta quarta a 38, Juventus quinta a 35.

La lite mai avvenuta e il derby d'Italia

Allegri ha poi voluto spegnere sul nascere la polemica relativa ad un alterco avvenuto con Paulo Dybala: "Hanno fatto una richiesta e io ho detto no, non c'è nulla di strano. Non c'è stata nessuna discussione, abbiamo deciso di stare tutti insieme. A volte un po' di casino serve, altrimenti siamo troppo piatti. Ringrazio i ragazzi che mi hanno dato l'opportunità". Il tecnico toscano vuole una vittoria per andarsi a giocare lo scontro diretto contro l'Inter molto vicino ai nerazzurri: "La Salernitana è diversa da quella dell'andata, gioca meglio, è più propositiva . Noi dobbiamo subito cancellare l'eliminazione dalla Champions e chiudere questo periodo nel migliore dei modi per rimanere almeno a 3 punti dall'Inter e giocarci tutto nello scontro diretto. Per noi è un successo".

Allegri è stato anche pungolato sul tema di stagione deludente o fallimentare: "Se il quarto posto basta per non giudicare deludente questa stagione? A me quelli che giudicano sanno di poco. Io assieme alla società devo guardare, mi hanno chiamato per questo, alla costruzione di un lavoro lungo quattro anni. Abbiamo accorciato un po' i tempi grazie al mercato di gennaio e ora faremo valutazioni su come migliorare ancora.

Se per voi il quarto posto è un fallimento fate bene a scriverlo. Il vecchio detto a calcio: chi vince è un bravo ragazzo, chi perde... Non è che c'è da spaccare l'atomo, c'è da vincere le partite partendo dalla valutazione di quello che si ha a disposizione".

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