Milanello - «È molto difficile ma dobbiamo provare a vincere» cinguetta Adriano Galliani, al debutto col popolo di twitter. Gli fa eco Allegri cementando le sicurezze dell’ambiente: «All’andata abbiamo perso ma abbiamo le potenzialità per ribaltare il risultato ». «Vogliamo vincere tutto ma è dal 1990 che non parlo più di tripletta» la macumba del vice Berlusconi che sembra naturalmente attratto dalla sua coppa, la Champions insomma, nonostante la sagoma grifagna di Messi («il Milan non ha paura del Barcellona»), più che da una finale raggiunta e vinta l’ultima volta ai tempi di Ancelotti (maggio 2003 sulla Roma di Capello).
«Sarà una sfida intensa, calcisticamente cattiva ma senza nessun altro tipo di guerra» è la garanzia di Allegri che vuole sgomberare il prato di Torino dagli acidi corrosivi di una rivalità che rischia di rovinare la serata («saluterò Marotta e Conte, sono una persona educata, le schermaglie dialettiche fanno parte del gioco»)e anche di complicare il lavoro dell’arbitro Orsato ( «noi aiuteremo la terna, questo è sicuro»). A parole il Milan promette grande battaglia accarezzandol’idea di una rimonta destinata a rimanere sulla carta, specie se sono verosimili le indicazioni emerse dall’ultimo allenamento che rendono indispensabile il rimpasto dello schieramento, con qualche rinuncia forzata (Van Bommel, Robinho, Boateng e Abate a casa, più Nesta, Zambrotta e Merkel a riposo perchè non ancora collaudati) e qualche rinuncia tattica (Thiago Silva, uno dei più presenti in stagionee uno dei pilastri dell’impalcatura milanista).
Su Ibra invece il tecnico gioca a nascondino, ma lo svedese non salterà l’importante appuntamento. Ibrahimovic è il valore aggiunto del Milan: 27 i gol complessivi distribuiti tra campionato, Champions, coppa Italia e supercoppa d’Italia a Pechino, un numero strepitoso che giustifica da solo il giudizio stregato di Galliani ( «è la sua miglior stagione»). È vero, c’è il timore che gli possa saltare la mosca al naso nonostante le sicurezze di Allegri sull’argomento («non ha bisogno del valium , è sereno») ma forse l’esigenza più avvertita è quella di lasciarlo a riposo in panchina, nella speranza che non ci sia bisogno di lui, per conservare i preziosi servigi nelle prossime quattro sfide in sequenza, Roma, Barcellona, Catania e Barcellona, che attendono i campioni d’Italia.Durante il viaggio a Torino lo svedesone ha accusato anche un raffreddore: di qui l’intenzione sempre più marcata di preservarlo. Stessa esigenza per Thiago Silva, l’altro fuoriclasse del gruppo che negli ultimi tempi, a Londra e a Parma, ha dato qualche segnale di logorio determinato dalla stanchezza. Le ha giocate tutte, in Champions e in campionato, senza perdersi neanche una partita della Seleçao brasiliana. «C’è il rischio di restare senza benzina nei pressi del traguardo» è la frase civetta raccolta a Milanello nell’ambiente dei preparatori.
«Per lo scudetto serviranno più di 80 punti» è la previsione di Allegri: meglio concentrarsi sul tricolore, insomma.
Di qui la necessità di procedere al recupero di alcuni infortunati: Van Bommel, Robinho e Boateng sono i papabili per la Roma, sugli altri (Pato compreso) meglio rassegnarsi. Il ritorno di Mexes (ha riposato in campionato) può spingere a dar fiducia a Bonera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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