"Zingaro, zingaro". E Ibra risponde così: ecco cosa è successo

Il campione svedese è il grande protagonista della vittoria contro la Roma. Con la punizione vincente raggiunge quota 150 reti in Serie A

"Zingaro, zingaro". E Ibra risponde così: ecco cosa è successo

Nel segno di Zlatan Ibrahimovic. Il Milan passa anche a Roma, con il punteggio di 2-1, proseguendo la sua marcia inarrestabile in vetta alla classifica insieme al Napoli di Spalletti.

"Ogni tanto faccio le sorprese, oggi ho provato la punizione ed è entrata. Bisogna sempre provare. Il fallimento è parte del successo", il commento di Zlatan a fine partita. È il minuto 26 del primo tempo, l'attaccante svedese si incarica della battuta del calcio di punizione: dal suo destro parte una conclusione che supera addirittura i 100 km/h e non lascia scampo a Rui Patricio. Dal settore occupato dai tifosi rossoneri esplode un boato fortissimo mentre il resto dell'Olimpico resta ammutolito. Il Milan passa in vantaggio per 1-0.

È in quel momento che Ibra si prende la scena: punta con lo sguardo il settore della Curva Sud, allarga le braccia e si rivolge ai tifosi giallorossi. Sembra quasi sfidarli e sembra dire: "Urlate più forte, non vi sento… i vostri fischi non mi intimoriscono ma mi caricano". Un atteggiamento di rivalsa verso il pubblico che più volte aveva urlato"sei uno zingaro". L'arbitro Maresca giudica il suo comportamento antisportivo e lo ammonisce. Ma la sua partita non finisce qui. È il vero catalizzatore di ogni manovra offensiva rossonera. Un altro gol gli viene annullato per fuorigioco di partenza. E poco dopo conquista il calcio di rigore dopo il discusso contatto con Ibañez. Nel secondo tempo, esce per fare spazio a Giroud.

La sua uscita dal campo si sente eccome, senza Ibra e con un uomo in meno i rossoneri soffrono tremendamente l'assalto finale della Roma ma riescono a portare a casa tre punti fondamentali per la lotta scudetto. Stefano Pioli e tutta la squadra possono stare tranquilli, hanno ritrovato il loro leader. A 40 anni appena compiuti, i suoi sono numeri da record. Quello su calcio di punizione è il suo 150° gol in Italia in 261 presenze tra Juventus, Inter e Milan. Si tratta anche del numero 400 nei vari campionati in cui ha militato. Guardando solo alla Serie A sono solo sei i calciatori stranieri che hanno raggiunto questa quota: prima di lui l’inarrivabile Gunnar Nordahl, irraggiungibile a 225, Kurt Hamrin a 190, Gabriel Omar Batistuta a 184 e i più abbordabili Luis Vinicio (a 155), Hernan Crespo e Istvan Nyers (153).

Ecco le sue parole a Dazn a fine partita: "I fischi dell’Olimpico? Più mi fischiano e più mi sento vivo. L’adrenalina è tutto, ti porta tanto. In una partita come questa, con uno in meno, non era facile ma abbiamo dimostrato grande carattere e capacità di saper soffrire. Oggi è stata una grande partita, bisogna continuare con questa fiducia e con questo ritmo".

E infine, la dichiarazione sulle ambizioni del Milan: "Lo scudetto? Vediamo, noi ci crediamo, fino ad ora abbiamo fatto bene ma il campionato è lungo e serve continuità e lavoro. Ci crediamo ma è ancora presto. Pensiamo una partita per volta, ora c’è la Champions e poi il derby". Finalmente Ibra è tornato.

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