Non è stato un sabato sera tranquillo per i tifosi dell'Inter. Dopo la sconfitta di Cagliari, il pubblico nerazzurro è stato "costretto" a seguire il derby di Roma vinto 3-0 dalla Lazio. Risultato accolto con soddisfazione dai tifosi della Beneamata. In effetti, a guardare la classifica, il capitombolo dell'Olimpico tiene De Rossi e compagni a tre punti dal quarto posto occupato dalla banda di Spalletti, appena superata dal Milan dopo il rovescio dell'Inter in terra sarda e il successo rossonero contro il Sassuolo.
Ma c'è anche il risvolto della medaglia che le parole del tecnico biancoceleste Simone Inzaghi spiegano alla perfezione: "Ora per la Champions League ci siamo anche noi". Dando per scontati il primo e il secondo posto, ormai appannaggio di Juventus e Napoli, le 13 partite che rimangono di qui a fine stagione saranno decisive per l'assegnazione degli altri due slot per la Coppa europea più importante. La situazione - in attesa che si completi la 25ª giornata - è la seguente: Milan 48, Inter 47, Roma 44, Lazio 41, Atalanta e Torino 38, Sampdoria e Fiorentina 36. Delle ultime quattro, a fare paura è soprattutto la Dea. Ma sono altri i motivi a preoccupare l'Inter: il calendario, il caso Icardi e la confusione di Spalletti.
Calendario difficile
I prossimi impegni di Handanovic e compagni non saranno dei più semplici. Se domenica prossima l'Inter è attesa dalla sfida teoricamente abbordabile contro la Spal in casa, giovedì è in programma in Germania l'andata degli ottavi di finale di Europa League contro l'Eintracht Francoforte. L'Eintracht è una buona squadra e nella prima fase del torneo ha battuto Lazio e Marsiglia. L'impegno infrasettimanale potrebbe pesare sulle gambe dell'Inter, che la settimana dopo giocherà a San Siro la partita di ritorno di Europa League prima di affrontare, tre giorni dopo, il Milan. Partita fondamentale per la banda di Spalletti, che subito dopo avrà la Lazio in casa - altro scontro diretto per la Champions - e il Genoa in trasferta. Sfide da cui dipenderà la stagione nerazzurra.
Il caso Icardi
È stato un febbraio di fuoco per l'Inter. Colpa di Mauro Icardi, Wanda Nara e la trattativa - infruttuosa - per il rinnovo di contratto dell'attaccante argentino. Il caso Icardi ha destabilizzato l'ambiente, spaccando la tifoseria e lo spogliatoio nerazzurro. Vedi l'esultanza di Politano dopo il gol segnato alla Fiorentina, con esultanza alla Maurito (mani dietro alle orecchie) subito bacchettata da Perisic. Poi le parole di Spalletti e di Marotta, fino alla lettera con cui il centravanti di Rosario si è lamentato del "poco rispetto", avuto nei suoi confronti. Se a ciò si aggiunge pure l'infortunio muscolare - sarà vero? - che sta tenendo fuori l'ex capitano dell'Inter, si capisce che il fattore MI rischia di pesare non poco sul futuro del club nerazzurro. E di Luciano Spalletti.
La confusione di Spalletti
Si può cambiare idea in nemmeno 48 ore? A Spalletti è successo. Vedi le dichiarazioni contrastanti sul caso Icardi. Se nella conferenza pre Cagliari il tecnico di Certaldo aveva sbottato all'ennesima domanda su Maurito con una battuta eloquente ("Parlo solo di quelli che hanno a cuore le sorti dell'Inter"), nel post partita della Sardegna Arena ha dato una risposta di tenore opposto ("Mauro? Sa cosa fare per tornare in campo"). Forse l'ambiente, e soprattutto lo spogliatoio, avrebbero bisogno di una presa di posizione netta sul caso Icardi. Ma Spalletti non sa cosa fare, stretto tra la voglia di scaricarlo e la necessità di poter contare sul fiuto del gol dell'attaccante argentino. Infatti, malgrado il buon impatto di Lautaro Martinez nelle sue prime partite da titolare, Maurito è un'altra cosa. Non lavorerà per la squadra come il Toro, ma appena gli capita una palla buona la trasforma subito in oro.
Ma il problema è anche tecnico-tattico. Come ben spiegato qui, la sconfitta di Cagliari rappresenta un campanello d'allarme per un gioco che non ha mai convinto del tutto, nemmeno nelle giornate più positive. Non è la prima volta che l'Inter cade nel letargo invernale e probabilmente la squadra ci mette del suo. Ma un allenatore deve pur risolvere qualcosa. Spalletti ci sta provando.
Non è facile e il caos Icardi contribuisce a questo rilassamento generale. Dietro, però, incalzano. L'anno scorso l'Inter conquistò il quarto posto all'ultimo minuto dell'ultima giornata. Quest'anno non deve più succedere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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