Emanuele Giaccherini non era ancora nato quando Dustin Hoffman interpretò con maestria «Il maratoneta», film cult degli anni 70. Altrimenti il regista Schlesinger avrebbe preso in considerazione questo soldo di cacio, alto appena 163 cm, 31 anni compiuti a maggio, che l'altra sera ha corso più di tutti durante Italia-Spagna, per l'esattezza 12 km e 970 metri. Un percorso da record. Il giocatore del Sunderland, in procinto di trasferirsi a Firenze dopo il prestito al Bologna, è riuscito a tanto nonostante viva senza la milza che gli fu asportata d'urgenza a 16 anni dopo un traumatico scontro con il portiere avversario. A quel tempo vestiva la maglia del Bibbiena. «Per fortuna - ebbe modo di dire - si può giocare a calcio anche senza un organo così delicato». Dai e dai il fegato porta avanti il lavoro che toccherebbe alla milza. Giaccherinho, così soprannominato da Conte, non ha mai mollato neanche quando si ruppe la caviglia nel Bellaria: «Ancora un po' e tornavo a fare l'operaio», la sua confessione. Invece ha vinto 2 scudetti e una Supercoppa italiana nella Juventus, è stato protagonista in Premier League e ora è uno dei pezzi forti della Nazionale con 4 gol in 28 presenze, un argento agli Europei del 2012 e un bronzo alla Confederations Cup dell'anno successivo. A riprova che un grande atleta deve avere fegato, ma può fare a meno della milza. Le sue eccellenti prestazioni fanno bene anche alla letteratura medica che su casi simili non ha certezze assolute.
È comunque in buona compagnia. Nelle sue stesse condizioni c'è una maratoneta vera, Valeria Straneo, argento ai Mondiali di Mosca e agli Europei di Zurigo, ottava alle Olimpiadi di Londra, che dovette subire l'asportazione della milza sei anni fa per via d'una malattia genetica. Di questo gruppo fa parte anche Raul Albiol, il centrale del Napoli che perse la milza in un incidente d'auto nell'estate del 2004: gli occorsero solo 5 mesi per tornare al calcio e portare avanti una carriera sontuosa nel Valencia, con il Real Madrid e appunto a Napoli.
È senza milza anche il ciclista Alessandro Ballan, campione mondiale nel 2008, a causa d'una caduta in allenamento. A sua volta il rugbista Luca Morisi ha ripreso a giocare dopo aver accusato una lesione alla milza. Un inno alla vita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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