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Juventus campione d'Italia Il Milan crolla nel derby

Nella penultima giornata la Juve batte 2-0 il Cagliari. Il Milan perde 4-2 con l'Inter. Grande festa per il popolo bianconero, che festeggia il titolo numero 28 (due sono stati revocati). Ma il dg Marotta insiste: "Scudetto numero 30". LE FOTO DELLA FESTA JUVENTINA

Juventus campione d'Italia Il Milan crolla nel derby

La grande festa bianconera inizia sul prato dello stadio Nereo Rocco di Trieste, dove i bianconeri hanno giocato contro il Cagliari (il cui stadio è inagibile) imponendosi 2-0: gol di Vucinic all’8’ del primo tempo, autogol di Canini al 29’ del secondo tempo. Con una giornata di anticipo la Vecchia Signora è di nuovo campione d'Italia: è il ventottesimo titolo, anche se per quelli che non hanno mai digerito l'epilogo della vicenda di Calciopoli (dirigenza bianconera in primis) è il titolo della stella, lo scudetto numero 30, quello della terza stella. Giuseppe Marotta, dg bianconero, lo dice ai microfoni di Sky a fine partita: "È lo scudetto numero 30, assolutamente. Lo abbiamo scritto anche sull’etichetta delle bottiglie (di champagne, ndr), perché 30 sono quelli che abbiamo vinto". 

Conte, il grande condottiero

Nessuno, in casa bianconera, può negare che gran parte dei meriti di questo scudetto sia del tecnico, Antonio Conte. L'ex capitano di mille battaglie, prelevato dal Siena da Agnelli e Marotta per riuscire là dove avevano deluso Ferrara, Zaccheroni e Delneri, è riuscito al primo colpo a spingersi oltre l'immaginabile, scucendo il tricolore al favoritissimo Milan in una stagione dove i tifosi juventini avrebbero firmato ad occhi chiusi per un piazzamento Champions. E incece Conte ha trasmesso la grinta giusta dando un'enorme forza di carattere ai suoi uomini e trascinandoli alla vittoria finale. Una vittoria senza dubbio meritata. Da ex giocatore di tante vittorie a trascinatore dalla panchina: una bella parabola per l'allenatore pugliese. Con grande fair play Conte smorza subito le polemiche sul numero di scudetti vinti: "Per me è lo scudetto numero uno, il primo vinto da allenatore". Poi ha raccontato questi ultimi giorni di passione e sofferenza: "Quando ho iniziato a credere allo scudetto? A -1 ho capito che la squadra aveva la birra e la forza mentre dall'altra parte stentavano. Solo la beffa di mercoledì ci ha messo apprensione, ma oggi non dovendo dire grazie a nessuno abbiamo vinto e siamo campioni d'Italia". Conte smorza anche le polemiche sul gol del milanista Muntari (non visto dall'arbitro, ndr): "Non mi interessa. Mi interessa quello che rimarrà nella storia, concludere da imbattuti sarebbe qualcosa di storico".

"Sensazione fantastica - prosegue Conte - e il merito è della grandissima disponibilità dei ragazzi, dell'affetto fantastico dei tifosi: abbiamo sempre creduto in noi e quello che abbiamo fatto rimarrà nella storia, vogliamo rimanere imbattuti fino alla fine. Devo fare onore anche ai vinti - prosegue il tecnico bianconero - perché il Milan è stato un avversario fortissimo".

Il Milan sconfitto nel derby

Decisivo per la vittoria della Juve è la sconfitta del Milan nel derby (4-2). L'Inter, infatti, alla ricerca di un difficile riscatto, ha battuto i cugini e spera, così', dispetto a parte, di restare aggrappato al terzo posto, che vorrebbe dire Champions League, con annessi e connessi (soldi e gloria).

I rossoneri salutano lo scudetto con una sconfitta che fa male, quella patita nel derby. Formidabile il bomber argentino Milito (per lui una tripletta),  e la magia finale di Maicon. Bellissima partita quella che si è vista a San Siro. E' successo di tutto: tre rigori, nervosismo, un gol fantasma e diverse decisioni discutibili. Alla fine è 4-2. Mentre a Trieste la Juventus gode il Milan piange. L’Inter ride sotto i baffi per aver tolto il tricolore ai cugini. Anche se, a onor del vero, per l'Inter una vittoria della Juve non è mai una gran bella notizia.

Al Milan non è bastato un grande Ibrahimovic, autore di una doppietta.

 

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