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L'ultimo diventa primo. È il vangelo di Yule

Per lo svizzero rimonta record di 30 posizioni: aveva già chiuso lo zaino per tornare in hotel

L'ultimo diventa primo. È il vangelo di Yule

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Aveva già chiuso lo zaino per tornare in hotel. Poi l'hanno trattenuto. E da ultimo e diventato primo. Ha dell'evangelico se non del leggendario l'impresa dello svizzero Daniel Yule, ieri vincitore dello slalom di Chamonix, sull'incredulo Loic Meillard (16/100), connazionale e sul beniamino di casa, Clement Noel (18/100), leader a metà gara. «Non succede, ma se succede», deve aver pensato lo svizzero, prossimo ai 30 anni, e non certo un carneade: professionista dei team parallel ha due ori, l'olimpico nel 2018 e il mondiale nel 2019 oltre a 9 vittorie in Coppa, di cui 7 in slalom con una preferenza (3 sigilli) per il made in Italy del Canalone Miramonti.

Yule non ha brillato nella prima manche, ma ha strappato l'ultimo ticket disponibile per la seconda, con un pesante 193 di ritardo. Tant'è, proviamoci. Nulla da perdere, soprattutto su una pista rotta dal sole e dal caldo. Lui la trova ancora praticabile, si accomoda al leaders' corner e vi resta fino al podio. Incredibile? Si. Record? Abbastanza. Ci sono tre quasi precedenti in slalom. Il primo è curioso perché è avvenuto sempre a Chamonix, sempre a firma di uno svizzero, Sandro Simonet, pure collega di Yule nell'oro mondiale del parallelo: era il gennaio del 2021 e l'elvetico rimontò da 30simo a terzo. Da 29simo a primo, la remuntada riuscì a Wengen nel 2022 ad un giovanissimo Lucas Braathen, effervescente norvegese, oggi già baby pensionato. Epico fu poi lo slalom della combinata mondiale del 2015 dove re Marcel Hirscher, ultimo in discesa, sbaragliò tutti in slalom e vinse l'oro. Una vera combinata di talento in slalom e di fortuna in discesa: se Ondrej Bank non fosse caduto, Hirscher sarebbe stato 31simo in discesa. Non sarebbe quindi partito per primo, divorando la pista intonsa.

Sono i se e i ma dello sci: prendi Giuliano Razzoli, a lungo ieri 30simo, poi fuori per un soffio. Ci accontentiamo di un'altra gara ai limiti, per il meteo, e del decimo posto di Alex Vinatzer. Prossima fermata Bansko per gli uomini e Soldeu per le donne.

Sperando in una coda di inverno almeno fra Bulgaria e Andorra.

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