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Maldini confessa: "Il Milan è un amore, ma per ora non torno"

Il Milan dopo 23 anni ha salutato il suo ministro degli esteri Gandini, passato alla Roma. Maldini, invece, ha negato, che tornerà a breve in rossonero

Maldini confessa: "Il Milan è un amore, ma per ora non torno"

Il Milan, dopo 23 anni di onorata carriera, ha salutato il suo ministro degli esteri Umberto Gandini che ripartirà dalla Roma. L'ex dirigente rossonero ha parlato al Corriere della Sera del suo approdo ai giallorossi: "In occasione di Roma-Milan del 12 dicembre farò come il calciatore che segna, ma non esulta per rispetto. Non avrei mai pensato di andare a lavorare in un altro club italiano, invece è arrivata questa opportunità che mi rende orgoglioso poiché riconosce la mia professionalità. Non c'era posto per me nel nuovo Milan cinese? Me lo sono chiesto anch'io, ma poi il desiderio di crescere mi ha condotto a questa decisione. Del resto il cambio di proprietà comporta un turn-over di dirigenti. Siamo alla fine di un'era, è giusto così. Le aziende cambiano, il tempo passa per tutti. È finita un'epoca, ci saranno nuovi dirigenti ma nessun club avrà mai il dna dei rossoneri. Il Milan di Sacchi e di Capello è quello che i giovani cinesi hanno imparato ad amare. Qui resta Adriano Galliani, uno dei più grandi dirigenti italiani. E per inciso l'uomo che mi portò al Milan quando mi occupavo dell'acquisizione dei diritti tv in RTI".

Il Milan ha cambiato proprietà e da tempo si parla di un possibile ritorno di Paolo Maldini, ex capitano e bandiera storica del club di via Aldo Rossi. Maldini, ai microfoni di Sky Sport, ha negato al momento la possibilità di poter tornare in rossonero: “Berlusconi via dal Milan? Mi fa molto effetto. E’ vero che io sono arrivato al Milan quando c’era il presidente Farina e ho vissuto in prima persona il cambio di proprietà tra Farina e Berlusconi. E’ stato un presidente incredibile. Credo che a questo punto si possa dire che abbia lasciato perché in questi anni tante volte lo si è detto e poi c’è sempre stato qualcosa che ha ritardato questa operazione. E’ stato il presidente più vincente ma anche più innovativo credo del calcio moderno. Il mio ritorno? Sono stanco di ripetere questa storia. Diciamo che io mi sono fatto una vita. Il Milan rimarrà sempre al di là di quello che potrà essere o non potrà essere, al momento non c’è veramente niente, rimarrà sempre un grandissimo amore.

Non solo mio ma di tutta la mia famiglia".

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