
Il terzo trionfo consecutivo della Ferrari alla 24 Ore di Le Mans ha riempito di orgoglio John Elkann e tutti gli appassionati della Rossa, in precedenza perplessi (eufemismo) per le prestazioni del team in Formula Uno: siccome però non tutte le ciambelle riescono con il buco, tanto vale accontentarsi e provare a pensare positivo. È un po' quello che devono fare sia il presidente di Exor («Le Mans è un momento speciale per chi ama l'automobilismo, ciò che è stato fatto ha dell'eroico: un traguardo storico che ci rende orgogliosi e onora il nostro fondatore Enzo Ferrari») che anche la Juventus. Chiamata a dare gas stanotte all'esordio nel Mondiale per club (ore 3, contro gli arabi dell'Al-Ain) dopo avere concluso una stagione senza troppi sorrisi: girata pagina e avendo comunque confermato Tudor fino a giugno 2027 dopo avere esplorato il mercato degli allenatori senza arrivare dove si sarebbe voluto (prima Conte e poi Gasperini), si tratta adesso di azzerare davvero il passato e di cominciare a schiarirsi le idee per il 2025/26.
È comunque uno scenario strano, quello in cui si muovono i bianconeri e un po' tutte le squadre impegnate in una manifestazione nuova che ancora non si capisce se possa avere un senso o meno a questo punto della stagione: giocatori stanchi che vanno e vengono, squadre incomplete e motivazioni magari non al top. La Juve però vuole provare a fare bella figura e John Elkann ci tiene al punto che dopo avere salutato la squadra appena prima della partenza da Torino indossando una cravatta celebrativa di tutte le competizioni internazionali vinte dalla Signora è volato ieri alla volta di Washington per assistere all'esordio del torneo. Detto che nessuno - al di là delle dichiarazioni di facciata - si aspetta davvero di poter arrivare fino in fondo a lottare per la vittoria, si vorrebbe per lo meno fare bella figura: in ballo ci sono altri soldi (6,5 milioni di euro se ci si qualifica agli ottavi di finale, altri 11 arrivando ai quarti e via a salire) e la giusta dose di prestigio.
Insomma: la presenza di John Elkann, che ne approfitterà ovviamente per farsi relazionare da Damien Comolli sui suoi primi giorni di vita bianconera, certifica il desiderio della società di prendere l'impegno sul serio.
Il match di stanotte non dovrebbe peraltro presentare difficoltà insormontabili: l'Al-Ain, allenato dal serbo Vladimir Ivic, è infatti arrivato solo quinto nel campionato degli Emirati Arabi e nella AFC Champions League addirittura ultimo. La stellina dovrebbe essere Soufiane Rahimi, esterno d'attacco marocchino molto rapido: non vincere sotto gli occhi di Elkann equivarrebbe già a un mezzo fallimento della spedizione.