Mauri e Brocchi in procura: «I tifosi stiano tranquilli»

Mauri e Brocchi in procura: «I tifosi stiano tranquilli»

Tre ore e mezzo Stefano Mauri, 5 Christian Brocchi, 10 Carlo Gervasoni. Il confronto all’americana (a distanza) tra i giocatori della Lazio e il testimone numero uno dei magistrati di Cremona che stanno investigando sul caos calcioscommesse, ha impegnato a lungo ieri gli 007 federali negli uffici di via Po. Un tour de force obbligatorio visti i ritardi accumulati e l’ordine impartito dai vertici della Figc alla procura delle Federcalcio: tempi brevi e nessun colpo di spugna.
In totale le società coinvolte nei tre filoni d’inchiesta della magistratura ordinaria - due a Cremona e il terzo a Bari - sono 11 nella sola serie A (Lazio, Siena, Udinese, Chievo, Cesena, Bologna, Atalanta, Parma, Genoa, Lecce e Novara).
Ieri il giorno dei big, dei pesci grossi: sfila la Lazio davanti agli uomini guidati da Stefano Palazzi. Mauri e Brocchi: audizioni-fiume che ora tengono in ansia club e tifosi. Mauri arrivato teso e uscito dopo tre ore e mezza decisamente più disteso ha rivolto il primo pensiero proprio ai supporter laziali: «Ci tengo a ringraziare tutti i tifosi che in questi giorni mi sono stati vicino... grazie per tutto l’affetto e la carica che mi trasmettete. State tranquilli, spero la vicenda si chiuda al più presto».
Ripete lo stesso concetto anche Brocchi (tenuto in anticamera qualche ora e poi interrogato per quasi cinque), rassicurando i tifosi: «Non dubitate di me». Ad accusarli è Gervasoni, che indica Mauri come uno degli autori della presunta combine con il Genoa (sarebbero coinvolti Dainelli e Milanetto) del maggio 2011. Per quell’affare avrebbero ricevuto soldi dalla banda degli zingari di cui il latinante Ilievski sarebbe un emissario. Mauri ha sempre negato qualsiasi legame, ma - dice Gervasoni - «Ilievski mi mostrò una foto sul cellulare che lo ritraeva abbracciato a Mauri». Una foto che confermerebbe la presenza degli zingari a Formello nel giorno della partita con i genoani. Gervasoni tira in ballo Mauri anche per Lecce-Lazio. «Zamperini (ex calciatore e amico di Mauri, coinvolto nella vicenda, ndr) si mise in contatto con Mauri, non so quale sia stato il contatto per arrivare ai giocatori del Lecce». Accuse precise, ma i giocatori biancocelesti e i loro legali hanno detto di sentirsi tranquilli. «Non posso parlare ma sono sereno e tranquillo» le parole di Mauri. I suoi legali si aspettano l’archiviazione. E anche l’avvocato di Brocchi ha insistito sull’esito positivo dell’incontro. «Cristian ha tenuto molto a chiarire la sua estraneità ai fatti - ha spiegato -, ama il calcio ed è una figura specchiata e un’icona per i giovani».

Nonostante le rassicurazioni i tifosi della Lazio cominciano a sentire l’ansia: se infatti venisse confermato il coinvolgimento dei biancocelesti a pagarne le spese sarebbe anche la squadra, attualmente in corsa per un piazzamento Champions.
Martedì riprenderanno le audizioni. In tre giorni saranno sentiti 14 giocatori (tra i quali Marco Rossi del Genoa) e un dirigente.

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