Mazzarri si gode la vera Inter Poker al Cittadella

Mazzarri si gode la vera Inter Poker al Cittadella

MilanoTerzo turno eliminatorio di coppa Italia superato, di più non poteva fare. Quattro gol, bello il secondo di Palacio che scambia con Guarin anche se c'è una deviazione di Coly che alza leggermente la palla e spiazza Di Gennaro. Anche una decina di palloni calciati verso la porta, occasionissime per Alvarez, Guarin, Icardi e Belfodil, gol di Ranocchia, ha lavorato anche Handanovic perchè il Cittadella ha continuato a giocare ed è rimasto vivo anche in dieci. In realtà la partita ha perso anche il carattere di sgambata quando alla mezz'ora Pecorini si prende un rosso per fallo in area su Palacio. Ineccepibile sotto il profilo regolamentare ma decisione che sega in due la sfida. Palacio trasforma dopo la rete iniziale di Jonathan, di testa, su cross di Guarin dalla destra.
Mazzarri temeva l'impatto con San Siro: «Si è visto anche qualcosa, ci manca velocità e brillantezza - ha detto a fine gara il tecnico-. Il Cittadella era più fresco. Certamente l'espulsione di Pecorini ci ha agevolato. Non volevo guardare al punteggio ma a quanto saremmo riusciti a fare». Primo quarto d'ora in confusione, poi l'Inter è cresciuta, Alvarez ha tentato di prenderla per mano, ha giocato a tutto campo, su entrambe le fasce, a volte anche play basso quando Cambiasso era risucchiato in avanti. Bene Palacio, doppietta e protezione della palla sempre eccellente, sfortunato l'esordio di Icardi che non si è mosso benissimo e nel finale ha subito anche un infortunio alla gamba destra, forse interessato il ginocchio, ma ha tenuto duro ed è rimasto in campo nonostante il richiamo di Mazzarri: «Se non ce la fai è inutile che resti in campo a fare lo zoppo». L'argentino ha continuato, buon segno.
La difesa non ha brillato, però ha chiuso la prima partita seria senza gol. Indietro Ranocchia, Juan Jesus un po' approssimativo, Campagnaro colto dalla sindrome di Lucio con avanzate palla al piede che scoprono il reparto. Per Handanovic non è stato un pomeriggio di tutto riposo, ha messo in angolo un paio di sventole di Dimitru, padre romeno e madre brasiliana. La punta di Foscarini a inizio ripresa con una bella accelerazione ha piantato Ranocchia e Juan Jesus e ha servito bene al centro dell'area. Nel finale si sono visti anche Kovacic e Belfodil.

Bene, manca qualcosa, non qualcosina, la squadra cresce, ma devono crescere Guarin e i riferimenti sulle fasce, lo schema prediletto di Mazzarri che ancora non decolla. Ma non è obbligato a giocare come faceva a Napoli, questa è un'altra storia.

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