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Il silenzio social di Jannik e Berrettini

Il mondo lo ricorda: da Mattarella alla Meloni

Il silenzio social di Jannik e Berrettini
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"Nicola era un amico, anche se ci beccavamo ogni tanto, ma era un gioco che facevamo. È stato un personaggio straordinario, oltre a essere un campione assoluto che ha vinto praticamente tutto quello che c'era da vincere nel periodo in cui giocava", il pensiero di Adriano Panatta, primattore dei ragazzi della Davis 1976. "Quattro volte campione del Roland-Garros e figura iconica del tennis italiano, lascia un'eredità straordinaria", ha voluto ricordarlo così lo Slam parigino, lì dove Rafa Nadal ha fatto la storia: "Le mie più sentite condoglianze a tutta la sua famiglia, a suo figlio Filippo e a tutta la famiglia del tennis italiano. Riposa in pace, Nicola", le parole del maiorchino. "Oggi il nostro tennis perde un gigante. Nicola Pietrangeli è stato il primo idolo e il primo vero punto di riferimento per chiunque abbia amato questo sport", così il ct azzurro Volandri. Attestati di stima a pioggia sui social, pensando alle mani giunte di Novak Djokovic e al post di Fabio Fognini con riferimento al trionfo a Montecarlo di 6 anni fa. Stories di Musetti e Cobolli su Instagram, ma non di Sonego, Berrettini e Sinner, in vacanza alle Maldive e forse accomunati da un messaggio privato nella circostanza.

Un personaggio oltre lo sport, come ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "I suoi straordinari successi sportivi, la sua umana simpatia, gli hanno procurato l'affetto di tanti italiani, sportivi e non". "Un campione capace di ispirare diverse generazioni", ha sottolineato la Premier Giorgia Meloni.

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