Sport

Kobe Bryant, l'elicottero non aveva il sistema di rilevamento del terreno

L'elicottero non era dotato del sistema di rilevamento del terreno: per un cavillo legale non era obbligatorio tenerlo

Kobe Bryant, l'elicottero non aveva il sistema di rilevamento del terreno

A pochi giorni dal drammatico schianto che ha provocato la morte di Kobe Bryant, di sua figlia Gianna Maria di soli 13 anni e di altre sette persone continuano ad emergere clamorose indiscrezioni. Stando a quanto appreso e riferito dai funzionari del National Transportation Safety Board, l'elicottero su cui viaggiava l'ex campione Nba non era dotato di un sistema di allarme del terreno che avrebbe potuto avvisare il pilota che si stava avvicinando a una collina. Tuttavia, per un cavillo legale, il sistema non era obbligatorio.

Intanto gli investigatori continuano il proprio lavoro per ricostruire tutti i dettagli dell'intera dinamica: Jennifer Homendy, investigatore dell'Ntsb, nella conferenza stampa ha dichiarato che l'elicottero era a 2300 piedi quando ha perso la comunicazione con i controllori del traffico aereo; il mezzo al momento dell'impatto stava risalendo a più di 2.000 piedi al minuto. Poco prima di schiantarsi contro una collina, il pilota sarebbe rapidamente salito per evitare uno strato di nuvole. Jennifer Homendy del National Transportation Safety Board ha dichiarato: "Sembra che l'aereo fosse ancora integro quando si è schiantato al suolo".

L'audio choc e il retroscena

Alcuni siti americani dedicati all'aviazione hanno pubblicato l'ultimo audio avvenuto tra il pilota dell'elicottero e la torre di controllo. Emerge che l'addetto del traffico aereo avrebbe intimato al pilota di volare più alto: "Sta volando ancora troppo basso". Ma verso il finale non si sente più parlare Ara Zobayan.

Inoltre si è venuti a sapere dell'accordo stretto con la moglie Vanessa di non volare mai insieme. "Lui e Vanessa avevano un accordo sul fatto che non avrebbero mai volato insieme su un elicottero", ha rivelato una fonte vicina alla coppia. Derek Jeter, stella del baseball americano e amico di Bryant, ha voluto così ricordare il campione: "Si preoccupava molto di più di essere un marito per Vanessa e un buon padre per le sue ragazze. Amava la sua famiglia, era la sua famiglia. Questo è il Kobe che ricorderò".

Nelle scorse ore il corpo di Bryant è stato identificato dalle impronte digitali dell'ex leggenda dei Los Angeles Lakers. Contestualmente sono stati identificati anche quelli di John Altobelli, allenatore di baseball morto nell'incidente con sua moglie Keri e la loro figlia Alyssa, il pilota di elicotteri Ara Zobayan, 50 anni, e Sarah Chester, 45 anni.

Segui già la pagina di sport de ilGiornale.it?

Commenti