Mou, le scuse non arrivano. La Federcalcio: fuori 10 giorni

Stangata in Europa, stangatina in Italia. Josè Mourinho paga ancora i suoi coloriti commenti agli arbitri

Mou, le scuse non arrivano. La Federcalcio: fuori 10 giorni
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Stangata in Europa, stangatina in Italia. Josè Mourinho paga ancora i suoi coloriti commenti agli arbitri. Ma se l'Uefa lo ha squalificato per quattro giornate, in pratica quasi un intero girone della prossima Europa League, dopo la sfuriata contro l'arbitro Taylor per la sua direzione discutibile nella finale di Budapest, il Tribunale Figc si è «limitato» a 10 giorni. Tutta colpa di quelle mancate scuse dello Special One che avrebbero blindato il patteggiamento fra le parti. Fino all'ora di pranzo Mourinho e la Roma stavano limando la lettera di chiarimenti per quelle frasi forti sull'arbitro padovano («tecnicamente è orribile, dal punto di vista umano non è empatico, non crea rapporto con nessuno, è il peggior arbitro che abbia mai incontrato nel corso della mia carriera»). La vicenda si sarebbe così conclusa con un'ammenda per il tecnico dei giallorossi.

Ma siccome il portoghese non è tipo da piegare la testa, ha cambiato idea e la lettera è finita nel cestino. Così il Tribunale federale nazionale presieduto da Carlo Sica ha deciso per la squalifica.

Dieci giorni in castigo (più una multa di 50mila euro sia per il portoghese che per il club, deferito per responsabilità oggettiva), che vuol dire almeno due turni anche se il calendario tra anticipi e posticipi dovesse assegnare ai giallorossi il primo incontro della giornata d'esordio il 19 agosto e l'ultimo della seconda che andrebbe in scena al massimo lunedì 28. La cosa certa è che il suo terzo anno alla guida della Roma partirà dalla tribuna. E quegli arbitri, che hanno chiesto a Rocchi di non dirigere i giallorossi, andranno in campo più sereni...

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