Nibali fenomeno per tutte le stagioni

Unico a vincere giri e classiche. Cassani: «Campione totale, ora la Liegi»

Nibali fenomeno per tutte le stagioni

Il dopo Sanremo è musica per le nostre orecchie. Perché non si fa altro che parlare di Nibali. Dell'impresa di Vincenzo. Era dai tempi di Marco Pantani che non si ascoltava la gente parlare di un ciclista che è tornato a toccare il cuore degli italiani, e non solo di chi ama e segue abitualmente il ciclismo.

C'è voluto del tempo a Vincenzo. Molto tempo, tanti chilometri e molte vittorie. C'è voluta pazienza, quella che non è mai mancata al normal one del ciclismo mondiale. La Sanremo è la corsa di tutti: la più democratica, la più accessibile, anche se solo all'apparenza, perché basta vedere che fine hanno fatto ieri i velocisti puri: da Kittel a Viviani, dopo 294 km di corsa e 7 ore di logorio prima di un quarto d'ora da elettrochoc.

Lo Squalo ha dimostrato quello che si può fare: basta avere le gambe, il cuore e la lucidità per farlo. Il problema non è il percorso, sono gli interpreti. «Se c'è il fuoriclasse, puoi davvero sperare in qualsiasi cosa ci spiega soddisfatto come pochi, il ct azzurro Davide Cassani -. Vincenzo è stato davvero fenomenale. Ci ha regalato un gesto atletico di altissima fattura. Un colpo di genio».

L'uomo dei grandi giri che sa vincere non solo un mese all'anno - alla Armstrong, per intenderci -, ma nell'arco di tutta la stagione, ogni corsa. Campione antico? No, campione. Al pari di Alejandro Valverde, 38 anni il prossimo aprile, per citare un corridore ancora in attività, che in carriera ha vinto una Vuelta, collezionato podi a Tour e Giro e vinto un'infinità di classiche.

«Vincenzo è davvero un campione totale prosegue Cassani -. Fa parte davvero di quella ristretta schiera di fuoriclasse, che amano correre, vincere e onorare in ogni caso qualsiasi corsa. Non lo dico perché Vincenzo è il punto di riferimento del nostro movimento, l'uomo che può far bene anche alla Liegi, e sicuramente si difenderà anche nel suo primo Fiandre. Io spero di avere lui e non solo lui, in grande condizione per i prossimi Mondiali di Innsbruck. Venerdì andremo a provare il percorso. Vincenzo ha tutto per regalarci altri sogni».

Un campione

totale e universale, che cerca di farsi largo in un ciclismo superspecialistico fatto solo di watt e misuratori di potenza. Nibali non potrà mai essere ridotto a un'equazione; non è matematica, ma letteratura, prosa: è poesia.

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