Un campione come lui, pur essendo arrivato al traguardo dei 37 anni, può permettersi di dire no a un'offerta monstre di un biennale a 125 milioni a stagione da parte di un club arabo. Questioni di ambizione, ovvero di giocare ancora ad alti livelli. E ora che il Manchester United ha aperto alla possibilità di un prestito, a patto che il portoghese firmi un rinnovo fino al giugno 2024, il futuro di Cristiano Ronaldo potrebbe essere scritto a breve.
Lui sbatte i pugni sul tavolo per esigere sempre il meglio per sè. «Andrà nella squadra che gli darà più possibilità di vincere la Champions League - ha sottolineato il procuratore e intermediario Giovanni Branchini a "La Politica nel Pallone" su Gr Parlamento -. Ed è pure disposto a ridursi in modo sensibile lo stipendio pur di far parte di un progetto che possa consentirgli di raggiungere un altro record ai tanti che ha già messo in bacheca».
Il punto è, chi vuole davvero CR7? Quella voglia di restare sul palcoscenico europeo più prestigioso sta rendendo difficile il lavoro del suo agente Jorge Mendes. La mossa dello United ha sorpreso sia lui che il calciatore portoghese e la serie di rifiuti incassati (forse perchè «pesa» di più la sua presenza ingombrante che non il suo rendimento comunque sempre al top) sta portando a due soluzioni possibili. Una più di cuore, il ritorno allo Sporting Lisbona da dove 19 anni fa iniziò la splendida carriera di CR7; l'altra più di rottura, ovvero l'Atletico Madrid suo acerrimo rivale ai tempi del Real (nelle sfide dirette non si fece mai pregare nel segnare o rispondere alle provocazioni). È chiaro, nè i vice campioni lusitani nè il club dei Colchoneros sono in pole per la vittoria della coppa dalle grandi orecchie, ma pur di non restare fermo e magari di giocare controvoglia ancora un anno con la maglia dei Reds Ronaldo sarebbe pronto ad accettare una delle due alternative.
La tv portoghese ha svelato che Cristiano avrebbe già iscritto i suoi figli a una scuola di Lisbona, cosa che non chiude però la porta all'altra soluzione nella penisola iberica. Ma a Madrid, sponda Atletico, c'è un movimento di opinione raggruppato sui social grazie all'hashtag #ContraCR7, in cui i tifosi si oppongono fermamente alla possibilità di avere in squadra il vecchio grande nemico. «Se arriva quello lì, cancello i miei due abbonamenti», avrebbe dichiarato un fan dei Colchoneros. E un eventuale arrivo di Ronaldo sarebbe paragonabile a un ritorno di Hugo Sanchez, leggendario «traditore» dell'Atletico con il suo passaggio al Real. «Qui un messicano che fa le capriole non si allenerà mai più, nè giocherà mai uno scemo nato a Madeira», il mood della tifoseria.
Due soluzioni
intriganti, anche se un CR7 allenato dal vulcanico Simeone sarebbe un film tutto da gustare. La telenovela, comunque, finirà presto. Di sicuro prima del fischio di inizio della stagione, previsto fra meno di tre settimane.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.