Non solo Eriksen, Conte mangia talenti

Anche Skriniar ai margini. E dire che nel 2019 l'Inter l'ha trattenuto

Non solo Eriksen, Conte mangia talenti

Da indispensabile a esubero di lusso. Parabola curiosa quella che sta vivendo Milan Skriniar, passato in 12 mesi dallo status di intoccabile a sacrificabile in caso di ricca offerta (60 milioni) da parte di Manchester City o PSG. Insomma, non c'è solo Christian Eriksen tra i big col mal di pancia in casa Inter. Anche il centrale non vive un magic moment e il feeeling tecnico-tattico con Conte è tutt'altro che alle stelle. E pensare che l'estate scorsa Suning aveva respinto le proposte di mezza Europa (Barcellona, City e United) per trattenerlo in nerazzurro. Incedibile. Anzi era stato lo stesso Skriniar a scendere in campo in prima persona, decidendo di rompere con il suo agente (Karol Csonto) pur di facilitare il rinnovo con l'Inter. Un caso più unico che raro nel calciomercato, con Skriniar presentatosi da solo in sede per definire il prolungamento del contratto fino al 2024.

Sembrava l'inizio di un idillio, destinato a sfociare in futuro nella fascia da capitano. Pilastro in campo e amatissimo dai tifosi: i presupposti per una lunga storia d'amore c'erano tutti. Invece con il passaggio dalla retroguardia a 4 targata Spalletti alla linea difensiva a 3 contiana lo slovacco si è inceppato, quasi mai a suo agio nella nuova posizione. Un cambio di modulo mal digerito da Skriniar con un calo di rendimento evidente quanto preoccupante rispetto al suo primo biennio interista. Dirottato da sinistra a destra con il conseguente sacrificio di Godin per il più adatto Bastoni le cose non sono cambiate: prestazioni insufficienti ed errori che hanno portato all'esclusione per scelta tecnica di lunedì contro il Toro.

Oggi contro la Spal, con Godin squalificato, potrebbe tornare titolare, anche se non è da escludere una conferma di D'Ambrosio e la seconda panchina di fila. Esclusioni eccellenti che stanno diventando una abitudine per Eriksen. Il colpo di mercato invernale nerazzurro stenta ad ingranare, nonostante Conte abbia provato a cucire su misura per il danese l'abito del 3-4-1-2. Nelle ultime 2 gare gli è stato preferito addirittura il redivivo Borja Valero. Un segnale di come per Conte oggi l'ex Tottenham non rappresenti un valore aggiunto. Intanto stasera a Ferrara con un successo l'Inter può tornare seconda. Ancora out Lukaku («spero di recuperarlo per Roma, questa squadra sta facendo ottime cose» il Conte pensiero della vigilia) davanti toccherà di nuovo alla coppia Sanchez-Lautaro, che puntano a concedere il bis. Il cileno per guadagnarsi la riconferma, l'argentino per spazzare via definitivamente le critiche.

Non le sirene di mercato, visto che il Barça prepara un nuovo assalto per fine agosto: sul tavolo 70 milioni più i cartellini di Firpo e Vidal per portarlo da Messi. Per resistere serviranno altri sacrifici, tipo quello di Skriniar. Da Capitan Futuro a tesoretto per finanziare la prossima campagna acquisti il passo per lo slovacco rischia di essere breve...

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