Perugia perde la finale a Roma contro Kazan

Vanni Zagnoli

È la 5^ Champions dello Zenit Kazan, in appena un decennio, supera così Treviso e Modena, le più decorate, rimane dietro soltanto al Cska Mosca. Che ha 13 coppe dei Campioni, vinte tutte prima del '91. Perugia si arrende in tre set, solo il secondo è equilibrato, mentre Civitanova si aggiudica il 3° posto, 3-1 a Berlino.

Zaytsev inizia la finale di Roma con tre, davanti agli 11mila trova buon ritmo. Il corpulento Alekno ha soddisfazione da un videochallenge, poi la ricezione di Perugia cala, per un 15-25 severo. Nel 2° parziale, De Cecco abusa dei primi tempi, uno viene murato, ma si rifà piazzando l'ace del sorpasso. Atanasjievic sbaglia il contrattacco del 22-20, è però il videochallenge a soccorrere Perugia (22-21). Solo che Zaytsev non chiude, Mikhailov sì: 23-25. Archiviano le speranze 4 aces di fila di Leon, cubano che giocherà per la Polonia, e 3 dell'americano Anderson: 14-25.

Gli umbri avevano fatto il massimo eliminando la Lube al tiebreak. La storia è iniziata 16 anni fa, a Bastia Umbria, comune di 22mila abitanti che era in serie C. La B2 arrivò al secondo tentativo, come la B1. Dove la squadra è rimasta sino al 2010, quando si spostò a Perugia e cambiò nome, in Sir Safety Umbria, intitolata all'azienda del presidente Gino Sirci, antinfortunistica per aziende.

È solo al quinto anno di A1, ha perso 2 finali scudetto, una di coppa Italia e una di Supercoppa. Ex atleta di mezzofondo, Sirci è di Assisi, ha 51 anni e veste da cowboy. Anche per questo ha i suoi fans personali, i sirmaniaci. Appagati dalla prima finale europea.

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